Agenzia Entrate: come sapere se i debiti andranno ai figli

Ecco quali sono i debiti che succederanno dai genitori ai figli, e quindi, questi ultimi saranno chiamati a pagare. Queste sono le pendenze da sanare

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Debiti (Foto Adobe – pensioniora.it)

Come sempre avviene, ma ancor più oggigiorno, per sapere in quale direzione di futuro stanno andando le esistenze, occorre un’informazione chiara, oltre che certa. D’altronde, osservando le ultime crisi, che come qualsiasi altra, hanno assunto un carattere spietatamente economico, le dinamiche globali si riflettono, inesorabili, sulle condizioni spesso svantaggiate di un nucleo familiare.

Poco interessa che il vettore della crisi sia trasferito da una direzione statistica all’altra dalla speculazione dei mercati internazionali, quanto piuttosto conta la riduzione di vie d’uscita rispetto ad un bilancio familiare che deve duramente far fronte ad esborsi imprevisti. Quando poi dall’inflazione scaturisce un evidente calo del potere d’acquisto, molto probabilmente bisognerà fare qualche taglio suo bisogni, su di sé, sui propri figli.

Agenzia Entrate: quali debiti andranno ai figli

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Debiti (Foto Adobe – pensioniora.it)

Certo, alcune fotografie familiari impongono un’amara riflessione, specialmente se sono ancora presenti figli ampiamente maggiorenni e con poche prospettive in tasca per produrre un reddito autonomo in grado di realizzare i corrispettivi desideri di autonomia. In tempi di precarietà costante, col pericolo di recessione economica dietro l’angolo, i numeri rivelano una realtà, come sopra descritta, tutt’altro che fantascientifica.

Pertanto, i genitori, anche sulla soglia della terza età, hanno alle spalle il carico di responsabilità a volte simile a quello portato nei confronti di figli ventenni. Ogni imprevisto, dunque, produce crisi nella crisi, specialmente se colpisce quei nuclei familiari in possesso di un unico reddito come fonte di sostentamento. Ancor più grave se si abbatte un evento triste proprio sul titolare del medesimo evento.

Agenzia Entrate: i debiti sono tutti trasmissibili ai figli?

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Debiti (Foto Adobe – pensioniora.it)

Uno su tutti: la morte del familiare con reddito. Non c’è quindi solamente il risvolto affettivo (già piuttosto pesante), ma anche il resoconto di difficoltà divenute insormontabili da parte dei familiari superstiti. In questa circostanza, o meglio, se il soggetto deceduto era titolare di un trattamento previdenziale INPS, l’Istituto prevede l’assegnazione di una quota del medesimo trattamento verso i familiari a carico: la pensione di reversibilità. 

L’altro coniuge e i figli hanno la precedenza nel riconoscimento della prestazione. Se il nucleo è alternativamente formato da fratelli, sorelle e genitori ancora in vita, saranno loro, secondo le quote stabilite dalle tabelle previdenziali, a godere del beneficio. D’altronde, è in parte ciò che succede nell’ambito dell’eredità, dove i figli e la vedova ricevono prioritariamente tutte le quote economiche e reddituali; altrimenti, in assenza di un testamento, queste vengono ripartite, secondo la normativa, fino al sesto grado di parentela.

I chiamati all’eredità, una volta manifestata l’accettazione, devono mettersi in regola con l’Agenzia delle Entrate tramite la presentazione della dichiarazione di successione e il pagamento della relativa imposta di successione. La legge prevede, però, che in presenza di posizioni debitorie del de cuius, anche queste vengano legittimamente trasmesse. Le conseguenze potrebbero addirittura non escludere il pignoramento dei beni; se i genitori hanno fatto da garante nella firma di una fideiussione, oppure nella convivenza tra figli e genitori. Ci sono però altri debiti che non sono trasmissibili dopo la scomparsa di entrambi i genitori, ossia: le sanzioni amministrative e tributarie; le sanzioni penali; i debiti di gioco; i debiti prescritti; gli assegni di mantenimento.

 

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