La prima impressione può trarre in inganno; ma anche la seconda e la terza. Ecco quale camion sta realmente marciando. La risposta non può che sorprendere
L’adagio di un celebre commediografo non tradisce mai l’essenza nel riflesso dei tempi; diceva infatti: gli esami non finiscono mai. Bisogna prenderne atto, nonostante si susseguano le generazioni, il presente abbia sempre meno somiglianze con il passato, il futuro sarà una dimensione tutta da esplorare agli occhi e ai sensi di oggi. Anzi, a dirla tutta, da un lato si propugna un’accondiscendenza che elimina agli studenti più giovani la circostanza scolastica di mettersi alla prova con le prime conoscenze culturali acquisite dalla vita; dall’altra parte, tutto ciò avviene nel grande teatro di una società competitiva fino all’oltranzismo.
In effetti, gli esami non finiscono né con la scuola né con l’università; proseguono nel lavoro, nella società: insomma nelle quotidiane sfide della vita. Come i primi quanto il pugno dei secondi, essi forgiano la persona rendendo dinamico il suo pensiero, la sua “massa” critica e la sua capacità di ragionare e di prendere le decisioni. Questo in senso profondo; poi, se si vuole, stimolano la famigerata skill del problem solving.
Quale camion è in movimento? Da cosa si capisce
Non bisogna chiamarli “esami” ma “test“? Bene, si può sempre scegliere tra una vita a risposte multiple e una a risposta aperta. Di fatto, la consuetudine induce a sottoporre continuamente a delle scelte da “testare”, prima che cambino definitivamente il corso degli eventi. Ma prima di questa ineluttabilità ci si può sempre divertire, specialmente in Rete, con quiz ad hoc, che aguzzano l’ingegno e stimolano l’intelligenza.
Non si sta dicendo nulla di strano per un fanatico lettore o lettrice de La Settimana Enigmistica, della cui gloriosa patinatura (e i suoi cruciverba, naturalmente) ha accolto altresì migliaia di rebus, indovinelli, fino ai più recenti test e sudoku. D’altronde, la tradizione sopravvive all’oblio soltanto con una buona dose di rinnovamento. La difusissima – ancora oggi – rivista ha messo alla prova proprio i neuroni e il quoziente dei suoi arguti lettori.
Quale camion è in movimento? La soluzione
A seminare nuovi adepti dei rompicapo e di molte altre diavolerie ci ha pensato la Rete, con il suo infinito spazio da riempire con le più astruse illusioni ottiche o curiosità, tali da mettere in difficoltà i più inveterati occhi. E a ben guardare la foto, qualcosa può lasciar trasparire un dubbio: si sta tornando sui banchi di scuola? Forse. O meglio, non proprio ma il risultato può almeno saziare uno spiccato senso di osservazione e di ragionamento.
Bene, nell’immagine ci sono tre camion. Domanda: quale dei tre sta marciando? Un piccolo aiuto può derivare dal fatto che trasportano grandi quantità di liquidi e si vede. Insomma, occorre concentrarsi sulle tre cisterne; da lì arriverà la risposta. Infatti, non bisogna fare altro che osservare il movimento del liquido, così come normalmente accade negli spostamenti dei camion.
Il movimento liquido è la chiave dello spostamento del veicolo. E allora? La tentazione di una risposta avventata è forte ma si capisce quanto l’indovinello si basi proprio sulla riflessione. Tempo scaduto. È dunque il momento della risposta: entrambi i camion si stanno muovendo. Il camion A sta frenando: il liquido va in direzione contraria. Il camion B marcia a velocità costante. Il camion C sta invece accelerando e il liquido si concentra nella parte posteriore della cisterna.
