Carta solidale al via, ma potrebbe essere aumentata la ricarica di 382 euro per la spesa di beni di prima necessità?
Ci siamo ormai, è quasi pronta all’avvio la carta solidale, denominata “Dedicata a te”, nella presentazione della prestazione avvenuta la settimana scorsa con la partecipazione dei ministri Giorgetti, Lollobrigida e calderone. La prestazione sarà di 382,50 euro caricati direttamente nelle carte che gli assegnatari dovranno ritirare presso gli uffici postali.
Infatti con la giornata di oggi, le graduatorie dei beneficiari saranno consultabili dai Comuni interessati che potranno iniziare a contattare le famiglie individuate da Insp e confermate dai servizi sociali dei comuni stessi. Le notifiche conterranno tutte le informazioni relative al ritiro con la documentazione necessaria. Come noto la somma una tantum, è già caricata nella carta ricaricabile e potrà essere usata per acquisti di generi alimentari di prima necessità.
L’operazione, frutto della collaborazione del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste con il Ministero dell’economia e delle finanze, coinvolgerà circa un milione e 300mila famiglia in tutta la penisola con un contributo da spendere nei punti vendita aderenti al Piano di contenimento dei prezzi dei generi di prima necessità del Ministero.
La Carta andrà attivata con il primo acquisto entro il 15 settembre 2023, altrimenti i 382,50 euro non saranno più utilizzabili e la carta stessa disattivata. Quindi il primo acquisto deve arrivare entro quella data per non perdere l’intera somma, che ricordiamo è prevista almeno in questa fase come una tantum non replicabile. Tuttavia non si può del tutto escludere che siano reperibili somme restanti.
Infatti Poste italiane a partire dal mese di ottobre effettuerà delle verifiche sulle carte non ritirate, non attivate e quindi le somme non assegnate. Nel decreto attuativo si legge che le somme non assegnate saranno ricaricate sulle carte delle famiglie che hanno usato regolarmente le cifre assegnate nei mesi precedenti, secondo le priorità e le modalità previste dalla legge.
Significa che le somme non spese per carte non assegnate o non attivate, saranno ricaricate su quelle delle famiglie che hanno già consumato tutti i 382,50 euro iniziali. Si tratta di una possibilità, non di una certezza ma ci sono possibilità di ricevere un aumento e un’altra ricarica proprio in virtù della redistribuzione delle risorse avanzate.
Nelle intenzioni del governo le risorse, ammontano a circa 500 milioni di euro, saranno spese completamente e assegnate alle famiglie con maggiori urgenze. Quindi conviene spendere l’ammontare della ricarica entro ottobre, per avere speranze di ottenere un’ulteriore ricarica.
Ricordiamo che l’elenco dei negozi aderenti all’iniziativa e dove si potrà sfruttare la carta fruendo anche degli sconti del 15 per cento sui prodotti acquistati, è presente sul sito del Ministero dell’agricoltura, dove si trova anche l’elenco dei generi che possono essere comprati con la carta.
Sono 23 prodotti alimentari di prima necessità dalle carni, bovine, suine, ovine, avicole, caprine, cunicole al pescato fresco, dai prodotti della panetteria (sia ordinaria che fine), della pasticceria e della biscotteria agli alimenti per bambini e la prima infanzia (incluso latte di formula), dai pomodori pelati e conserve di pomodori al riso, orzo, farro, avena, mais e qualunque altro cereale.