A partire dal mese di luglio molti italiani non riceveranno più il Reddito di Cittadinanza ma si chiedono se potranno comunque avere un altro bonus
Il mese di luglio rappresenta un vero e proprio spartiacque per tanti percettori del Reddito di Cittadinanza. Come deciso dalla Legge di Bilancio 2023, messa a punto dal governo Meloni ed approvata da Camera e Senato lo scorso 30 dicembre, il Reddito di Cittadinanza ha durata di soli 7 mesi per tutti coloro che sono considerati occupabili.
Si tratta di persone che hanno tra i 18 ed i 59 anni e non hanno alcun problema a lavorare. Ne consegue che, al termine dei 7 mesi, queste persone perderanno il sussidio. Ovviamente, come stabilito dal Dl Lavoro, dal 1° gennaio 2024 entrerà in vigore l’Assegno di Inclusione che potrà essere richiesto, se si possiedono i requisiti, anche da queste persone. In molti si chiedono se, anche se perso il RdC, potranno continuare ad avere un altro bonus.
La Legge di Bilancio 2023 prevede che il RdC per gli occupabili dura 7 mesi anche se nel nucleo familiare sono presenti figli maggiorenni. Il RdC dura quindi soli 7 mesi a tutti i nuclei familiari che non presentano minorenni, disabili o persone che hanno più di 60 anni di età. Ne consegue che tutti coloro che hanno avuto la prima ricarica del RdC a gennaio avranno l’ultima ricarica proprio a luglio.
Ponendo il caso che una famiglia con figli maggiorenni, questa perderà il Reddito di Cittadinanza ma non un altro bonus molto importante istituito dal governo Draghi lo scorso anno: l’Assegno Unico Universale. Queste famiglie, infatti, non perderanno l’AU che spetta se si hanno figli a carico fino a 21 anni di età ma, ovviamente, l’AU non sarà più erogato sulla carta del Reddito di Cittadinanza.
Dunque le famiglie con figli fino a 21 anni a carico o con figli disabili senza alcun limite di età che perdono il RdC continueranno comunque a ricevere l’AU. A cambiare è solamente la modalità di riscossione dell’Assegno. La ricarica dell’AU non arriverà più in automatico sulla carta del Reddito di Cittadinanza ma sarà accreditato sull’IBAN previa domanda all’INPS.
A riferire il tutto è l’INPS attraverso il messaggio n.2632 del 12 luglio, al cui paragrafo 3 si legge che: “in ragione di quanto previsto dai commi 313 e 314 dell’articolo 1 della legge n. 197/2022, come sostituiti dai commi 5 e 6 dell’articolo 13 del decreto-legge n. 48/2023, che dispongono la fruizione della misura del Reddito di cittadinanza non oltre il 31 dicembre 2023, verrà meno anche l’attuale corresponsione d’ufficio dell’Assegno unico e universale (AUU) sul Reddito di cittadinanza, disciplinata dall’articolo 7, comma 2, del decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230″.
“Ne consegue che, i nuclei familiari aventi diritto alla prestazione di Assegno unico e universale anche dopo la scadenza delle sette mensilità del Reddito di cittadinanza, come individuata dal novellato comma 313, dovranno presentare autonoma domanda per il riconoscimento del medesimo assegno entro l’ultimo giorno del mese di competenza del Reddito di cittadinanza”.
Dunque, entro l’ultimo giorno del mese di competenza del RdC bisognerà fare domanda all’INPS per ottenere l’AU. Se il RdC termina proprio a luglio, la domanda di Assegno Unico andrà presentata entro il 31 luglio così da assicurarsi il pagamento della prestazione per i figli a carico già dal mese di agosto.