Cosa succede al pagamento con il bancomat, le difficoltà per quanti utilizzano questo strumento elettronico
Il bancomat è ormai divenuto uno strumento largamente diffuso per effettuare i pagamenti per acquisti di tutti i generi e in ogni contesto. Non vi sono limitazioni nel suo uso, nemmeno per transazioni di piccola entità. D’altro canto se l’uso del bancomat è entrato nelle abitudini di tantissimi consumatori, gli esercenti non sempre si dimostrano accoglienti e favorevoli a questa modalità di pagamento.
Esistono infatti costi di gestione del pos e commissioni che pesano sulle spese di commercianti ed esercenti, ma banche e operati del settore connesso al denaro elettronico stanno riducendo sempre le spese per gli esercizi commerciali, soprattutto quelli con giri d’affari minori, azzerando addirittura le commissioni per acquisti di importo limitato. Comunque il negoziante non può rifiutare di pagare con il bancomat a prescindere dall’importo: il cliente deve avere sempre la doppia possibilità di scelta, contante o bancomat.
Pagamento bancomat
Applicare sovrapprezzi al pagamento con il bancomat è illegale ed esistono delle sanzioni per gli esercenti che hanno simili condotte. Il negoziante che rifiuta il pagamento con il bancomat o presenta un doppio importo al cliente, uno senza bancomat e un altro con un sovrapprezzo aggiuntivo da bancomat commette un atto illecito e sanzionabile. Quanto avvenuto in Veneto, a San Donà del Piave è esemplare.
Una cliente, dopo aver consumato una colazione a base di cappuccino e brioche in un bar del luogo, ha trovato nello scontrino oltre ai prezzi delle consumazioni e del servizio al tavolo, anche un sovrapprezzo per il pagamento con il bancomat. Tutto scritto e dichiarato sullo scontrino fiscale “Servizio pagamento bancomat 1 euro”. L’esercente non ha fornito alcuna spiegazione soddisfacente per il suo comportamento e la cliente si è rivolta al comando della polizia locale denunciando l’accaduto.
La segnalazione all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato potrebbe costare al titolare del bar una multa fino a 2mila euro. Atteggiamenti del genere non sono consentiti dalla legge e applicare un sovrapprezzo per il pagamento con il bancomat è vietato dal Codice del consumo e dal decreto legislativo 218 del 15 dicembre 2017 che recepisce la direttiva europea PSD2 (Payment Service Directive II).
Utilizzo della moneta elettronica
Che il problema sia sentito e purtroppo diffuso, lo testimonia il fatto che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato dirami continuamente circolari e comunicazioni, anche attraverso le associazioni di categoria, sottolineando che esiste un divieto di applicare un sovrapprezzo nei confronti dei consumatori che usano carte di credito e bancomat, valido anche per gli esercenti di piccole dimensioni.
Questa pratica, a seconda delle volte che viene reiterata, dell’entità del sovrapprezzo, delle dimensioni dell’esercizio commerciale coinvolto, può avere degli effetti molto gravi per i trasgressori. Le sanzioni per chi non rispetta il divieto vanno da 2mila euro a un massimo di 5 milioni di euro in virtù della gravità della condotta, della frequenza dell’illecito, del numero di consumatori coinvolti.
L’uso degli strumenti elettronici di pagamento è ormai una realtà diffusa e i comportamenti illeciti hanno conseguenze pesanti. I rappresentati di categoria degli esercenti possono spingere per trovare delle riduzioni per i costi di commissioni e gestione degli apparecchi, ma rispettare le norme è nell’interesse di tutti.