Carta solidale ecco la lista di quanto non è possibille acquistare, che cosa è vietato comprare
Tra poco prenderà il via la carta solidale, presentata martedì 11 luglio a Roma presso palazzo Chigi dai ministri Calderone, Giorgetti e Lollobrigida. “Dedicata a te“, questo il nome della prestazione è pensata per aiutare le famiglie con disagi economico nella spesa di prodotti alimentari di prima necessità. In questi giorni si stanno concludendo le operazioni preliminari e il giorno 18 le liste definitive dei beneficiari saranno consultabili dai comuni interessati che potranno iniziare a contattare i beneficiari per il ritiro della carta presso gli uffici postali predisposti.
I nuclei familiari prescelti sono quelli selezionati sulla base dei requisiti di legge: Isee familiare in corso di validità non superiore ai 15mila euro, iscrizione regolare all’anagrafe dei residenti e infine nessuno dei componenti della famiglia deve percepire un altro sostegno di tipo statale per integrazione al reddito, per indennità di disoccupazione, per contrasto alla povertà.
Oltre ai requisiti indicati vi sono anche della priorità nell’assegnazione che favorisce le famiglie composte da almeno 3 persone di cui una nata dopo il 31 dicembre 2009, poi da nuclei familiari formati da almeno 3 persone di cui una nata dopo il 31 dicembre 2005 e per concludere da famiglie composte da almeno 3 persone.
Con la carta solidale dell’ammontare di 382,50 euro si potranno fare acquisti presso una serie di punti vendita aderenti all’iniziativa del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF) di contenimento dei prezzi dei generi alimentari di prima necessità.
I beneficiari della Carta avranno uno sconto del 15 per cento per una serie di prodotti come pasta, pane, , orzo, mais, legumi, carne, frutta, verdura, pesce fresco, riso, latte, formaggi, miele, zucchero, cioccolato, caffè, tè, uova, burro, oli d’oliva e di semi, prodotti alimentari per l’infanzia, e via di seguito.
Ma da questo lungo elenco ci sono delle esclusioni che hanno fatto discutere, alimenti come birra e vino non sono presenti (come tutti i prodotti alcolici), mancano marmellate, surgelati, bibite gassate, caramelle, sale, tisane. Del tutto esclusi dall’elenco ministeriali i prodotti farmaceutici e quelli per diete vegetariane e vegane (come tofu e seitan). Insomma le polemiche sul paniere proposto dal governo non sono certo mancate.
Il contributo coinvolgerà un milione e 300mila famiglie distribuite localmente tenendo conto della popolazione dei singoli comuni e della differenza del reddito medio pro capite del posto con quello medio nazionale. La distribuzione risulta quindi differenziata tra i singoli comuni, con differenze di accesso alla misura per famiglie con livelli Isee simili.
In Comuni con assegnazioni limitate della carta “Dedicata a te“, coi potrebbero essere nuclei familiari con Isee basso ai quali il contributo non verrà consegnata, mentre in altri famiglie con indicatore Isee più elevato potrebbero ricevere la carta in virtù dei requisiti anagrafici. Insomma chi vive in Comuni con reddito medio più alto, ma possiede un Isee basso sarà sfavorito dalla scelta dei requisiti.
Ma le polemiche non si fermano a questo. Con l’esclusione delle famiglie che percepiscono altri sussidi, molte persone in condizioni di disagio non potranno accedere a questo aiuto. Inoltre le famiglie mono genitoriali, le coppie e i singoli in difficoltà economica non riceveranno nulla, una vera beffa per molti persone indigenti escluse a priori dal contributo.