Carta solidale, non si potranno comprare questi cibi

Che cosa non si potrà acquistare con la Carta solidale, le decisioni del ministero quali cibi non è possibile comprare

prodotti non acquistabili
Carta solidale (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nelle prossime giornate le liste definitive dei beneficiari della Carta solidale “Dedicata a te” saranno disponibili per i Comuni, che potranno quindi inviare le comunicazioni alle famiglie aasegnatarie del contributo. Sta giungendo dunque alla fine la lunga preparazione di questo aiuto economico per le famiglie, pensato per acquisti di generi alimentari di prima necessità.

La carta solidale dovrà essere ritirata dagli interessati presso gli uffici postali indicati dalla comunicazione del Comune e attivata con il primo acquisto entro la data del 15 settembre, pena l’annullamento del contributo. La ricaricabile del valore di 382,50 euro, “Dedicata a te” altro non è che una Postepay, consegnata a circa un milione e 300mila famiglie in tutta la Penisola, è connessa a un paniere di prodotti acquistabili indicati dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

Cibi non ammessi con la Carta solidale

prodotti non acquistabili
Surgelati (Foto Adobe – pensioniora.it)

Con il contributo sarà possibile comprare prodotti con uno sconto del 15 per cento, presso i punti vendita aderenti al piano ministeriale di contenimento dei prezzi dei prodotti alimentari di prima necessità (elenco dei punti vendita sul sito ministeriale). La lista di quanto si può acquistare è molto lunga pane, pasta, carne, latte, formaggi, pesce fresco, verdure, lugumi, frutta, alimenti per l’infanzia, pomodori pelati, olio d’oliva e di semi, uova, burro, zucchero, caffè, acque minerali e così di seguito.

Ma da questa lista sono esclusi dei prodotti di largo consumo come i prodotti alcolici (birra e vino soprattutto), caramelle, marmellate, tisane e in maniera inspiegabile i prodotti surgelati. Quindi verdure, pesce, prodotti cucinati, carni lavorate che subiscono un processo di surgelamento non sono presenti nell’elenco preparato dai tecnici del ministero e francamente non si capisce perché.

La loro diffusione sulle tavole delle famiglie italiane è grande e quindi non si tratta di prodotti di nicchia e per pochi consumatori. Al contrario i surgelati spesso rappresentano la possibilità di comprare articoli che consumati freschi hanno un costo ben maggiore, basta pensare al pesce soprattutto ma anche verdure e carni. Evidentemente non sono considerati di prima necessità e si è preferito puntare su altro.

Dedicate a te, a chi spetta

prodotti non acquistabili
Carta solidale (Foto Adobe – pensioniora.it)

Certo che le famiglie scelte in via prioritaria sono quelle numerose, composte da almeno 3 persone con un figlio nato prima del 31 dicembre 2009 con Isee non superiore a 15mila euro, quindi i prodotti surgelati proprio per la loro durata e per i loro prezzi contenuti (ma anche per la loro qualità che spesso non ha nulla da invidiare al prodotto fresco) possono rappresentare un acquisto oculato e conveniente.

Le altre priorità nell’assegnazioni sono per le famiglie composte da almeno 3 persone con un nato prima del 31 dicembre 2005 e infine per quelle formate da alemno 3 componenti. Il requisito di natura economica è rappresentato dall’indicatore Isee non superiore a 15 euro, è necessaria poi l’iscrizione regolare all’anagrafe comunale.

A far discutere è l’esclusione dalle assegnazioni, ricordiamo che non è necessario presentare domanda, dei beneficiari di contributi di stato contro la povertà, per l’integrazione al reddito o per l’indennità di disiccupazione, esclusi quindi i percettori di Reddito di Cittadinanza, di Naspi, di cassa intergrazione guadagni – CIG, di Dis. Coll.

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