Truffa rimborso 730, vi fregano così: occhio all’sms

Attenzione a questo sms sul rimborso 730, è una truffa. Ecco a cosa devi stare attento per capire che non è una comunicazione ufficiale.

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Truffa Rimborso 730, l’sms a cui fare attenzione (canva-pensioniora.it)

Sono milioni i cittadini che ogni giorno ricevono comunicazioni fake da parte di istituzioni, supermercati, negozi, banche e altri. Generalmente i cyber truffatori comunicano utilizzando email o sms, nei quali si invita la vittima di turno a rispondere urgentemente al messaggio/email. Ci sono però degli accorgimenti che possiamo mettere in pratica innanzitutto per non ricevere più questi messaggi.

Conoscere questi schemi e le tecniche attuate per derub arci di preziose informazioni personali è indispensabile per evitare situazioni future non poco piacevoli. Particolare attenzione va rivolta proprio nel caso di sms come quello che milioni di italiani stanno ricevendo. La comunicazione arriverebbe dall’Agenzia delle Entrate, l’oggetto è il rimborso 730.

SMS Rimborso 730, attenzione alla truffa

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Agenzia delle Entrate, attenzione a questo sms, è una truffa (canva-pensioniora.it)

Sul portale ufficiale dell’Agenzia delle Entrate è stata condivisa una campagna di sensibilizzazione sull’utilizzo dello smishing, e phising più in generale, a causa delle continue segnalazioni da parte dei contribuenti che lamentavano la ricezione di false comunicazioni da parte dell’Agenzia.

Il messaggio contiene indicazioni su come ricevere il rimborso relativo al 730, e molti cittadini potrebbero pensare che sia in effetti una comunicazione ufficiale visto che questo mese molti riceveranno effettivamente i rimborsi del 730. Il messaggio inviato a manetta alle vittime ignare, contiene un testo relativo alla verifica del rimborso, suggerendo all’utente di cliccare sul link per confermare i dati relativi a carta e informazioni personali.

Ovviamente non si tratta affatto di una verifica ma di una truffa. Dietro queste comunicazioni, infatti, si nascondono truffatori e cyber criminali con l’unico scopo di derubare i cittadini. Lo smishing, ovvero il phishing attuato a mezzo sms, è una tecnica utilizzata per truffare chi la riceve. Generalmente l’sms, o email, contiene una comunicazione urgente come un pacco in giacenza, la vincita di un premio, blocco del conto corrente, tentativi di accesso o, come nel nostro caso, di avvisi da parte di enti ed istituti pubblici.

Non è la prima volta che l’oggetto di queste truffe fosse una comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, e proprio per questa ragione si è ritenuto necessario sensibilizzare i contribuenti sui rischi che corrono nel rispondere a tali comunicazioni. Quando si riceve un messaggio-truffa la prima cosa che deve farci storcere nel naso è la presenza di un link.

La maggior parte delle comunicazioni di qualsiasi ente o istituzione non inviano mai link, ma contengono solo testo. Cliccando, infatti, su questi link si viene rimandati su dei cosiddetti siti-fotocopia. Questi appaiono nella grafica uguali al sito ufficiale, ma attenzione al lucchetto presente vicino alla sbarra che contiene il link. Se manca è un primo segnale che qualcosa non va e che probabilmente il sito in questione è fasullo.

Oltre a fare attenzione a questi dettagli, il consiglio generale è non accettare mai di condividere i propri dati con terzi al momento della registrazione su qualsiasi piattaforma o app. Inoltre è bene dotare i nostri device con antivirus e vpn che consentono una protezione da questo tipo di attacchi.

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