Il superbonus 110 è terminato da tempo. Tuttavia chi ha già il beneficio in corso può usufruire di nuovi slittamenti che andranno a vantaggio dei cittadini che devono concludere i lavori
Del superbonus 110% se ne è parlato molto. Numerosi i condomini che hanno potuto usufruire di questo sconto rinforzato di un 10%, per migliorare ed efficientare energicamente il proprio palazzo o la propria casa. Tuttavia la macchina in una prima fase ha avuto numerose problematiche, principalmente relative alle tappe dell’avanzamento dei lavori ed anche alla cessione del credito.
Che nel tempo si è trasformato in un meccanismo di scaricabarile a catena, in seguito al quale non si sapeva più bene chi aveva prestato cosa. Dunque il governo aveva bloccato la cessione del credito con il rischio di mandare in fallimento numerose ditte che avevano preso l’impegno per i lavori. Dopodiché il credito è stato riaperto, con la possibilità supplementare di accedere anche a cessioni del credito multiple. Questo meccanismo ha avvantaggiato non soltanto gli istituti di credito ma anche le ditte di imprese edili. Da due anni a questa parte ci sono state diverse limitazioni al superbonus.
Superbonus 90%, chi lo può richiedere
La più sostanziale delle quali è stata la riduzione progressiva della percentuale di rimborso. Dall’anno in corso si è passati al 90%, per poi procedere verso l’85 e cifre inferiori negli anni a venire. Nonostante ciò, per molti beneficiari del superbonus le pratiche non sono ancora terminate. Di conseguenza le regole devono ancora essere rispettate.
Difatti per l’anno in corso possono usufruire del superbonus al 90% tutti coloro che hanno attivato degli interventi di efficientamento energetico a partire dal primo gennaio 2023, per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023. L’abitazione deve essere adibita a casa principale, ed il contribuente deve avere un reddito non superiore 15 mila euro.
Questa misura è riferita esclusivamente all’anno 2023. Dal 2024 probabilmente cambieranno nuovamente le regole. Una delle novità degli ultimi anni è che il superbonus, in precedenza 110 per cento ed ora al 90%, riguarda anche le villette e le unifamiliari. Mentre in precedenza queste erano escluse dal beneficio. Rimane stabile il limite di reddito. Si ricorda che il reddito di 15mila euro riguarda non soltanto il richiedente ma l’intero nucleo familiare. Anche nel caso in cui l’immobile in questione non sia ancora abitazione principale, lo deve diventare necessariamente al termine degli interventi agevolati per poter ricevere il rimborso.
Le novità sull’agevolazione 110%
È stata inserita una proroga comunicata dall’agenzia delle entrate per i beneficiari nel vecchio superbonus 110%, destinata ai proprietari di villette e unifamiliari che abbiano ancora diritto al beneficio. Per cavalcare ancora l’onda degli interventi a costo zero, ci sono delle condizioni. Alla data del 30 settembre 2022 almeno il 30% dei lavori doveva essere stato completato. Ed è arrivata una proroga per la conclusione dei lavori. In prima istanza la data ultima era stata fissata al 31 marzo 2023. Ora il termine è rinviato al 30 settembre 2023. Entro il 30 novembre 2023 ogni singolo intervento può essere trasmesso all’Agenzia delle entrate questa operazione potrà essere effettuata pagando una sanzione di 250 euro.