Ecco alcune informazioni per l’apertura della partita iva, i documenti che sono necessari per questo passo
Non è semplice sapere quali sono i documenti e la procedura esatta per l’apertura della partita iva. Si tratta di un passo importante per i lavoratori autonomi, gli imprenditori e i professionisti che intendono avviare la loro attività. La compilazione esatta della documentazione richiesta è il primo passo da affrontare per la sicurezza e la legalità della propria iniziativa.
I documenti variano a seconda dell’inquadramento normativo dell’attività stessa, ma bisogna ricordare che la corretta compilazione è solo degli obblighi da affrontare per avviare l’attività. Intanto occorre capire in quale forma giuridica si deve inquadrare la propria impresa e adottare un regime fiscale adeguato.
Una prima elencazione riguarda i documenti necessari per aprire la partita iva senza fare errori. Primo di tutti la carta di identità per attestare l’età del richiedente, almeno 18 anni. Poi altro documento irrinunciabile, il codice fiscale per identificare senza ombra di dubbio il contribuente. A questo punto ci sono i modelli specifici per l’apertura che cambiano a seconda del soggetto che richiede l’apertura.
Nello specifico i modelli sono due: il primo è quello AA9/12 per le persone fisiche come lavoratore autonomo o ditta individuale. Il secondo è il AA7/10 per richiedenti diversi dalle persone fisiche, per esempio un’associazione. Questi moduli sono reperibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate o sul sito del Ministero dell’economia e delle Finanze (MEF) e sono da inviare entro 30 giorni dell’inizio del lavoro o prima dell’avvio dell’attività commerciale.
Altro documento la Comunicazione unica, se l’apertura comporta l’iscrizione al Registro delle Imprese o al REA. Con questo modello si compiono 4 importanti adempimenti amministrativi: l’iscrizione al Registro delle Imprese; la richiesta dell’apertura della partita iva con il codice Ateco che identifica l’attività svolta; la segnalazione della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) da presentare all’ufficio SUAP competente; l’iscrizione all’Inps e all’INAIL.
Scaricare e presentare questi moduli è gratuito, mentre l’iscrizione al Registro delle Imprese ha un costo che può variare a seconda del tipo di impresa. Da ricordare che non sempre l’apertura della partita iva comporta la compilazione e l’invio di tutti questi moduli, i documenti variano per tipi di categorie imprenditoriali.
I liberi professionisti devono inviare il modello AA9/12 all’Agenzia delle Entrate e in alcune situazioni potrebbe essere richiesta l’attestazione professionale (per esempio per architetti, avvocati, commercialisti, eccetera). Dopo l’invio si riceve il numero della partita iva. Per le ditte individuali occorre il modello AA9/12 e l’invio della Comunicazione unica, per tutte incombenze elencate.
Nel caso di e-commerce oltre alla Comunicazione unica e ai modelli AA9/12 o AA7/10 occorre la partita iva intracomunitaria (per il commercio estero) e registrarsi con il servizio VIES. I cittadini stranieri regolarmente residenti in Italia avranno bisogno degli stessi documenti necessari per i cittadini italiani. Se invece non sono residenti occorre anche il modello ANR/3. I cittadini extracomunitari dovranno presentare anche copia del permesso di soggiorno.
Anche chi percepisce la Naspi può richiedere l’apertura della partita iva con il riconoscimento dell’intera indennità residua in un’unica soluzione. La domanda di risoluzione anticipata va presentata entro 30 giorni dalla data di apertura della partita iva, per le ditte individuali le domande per l’autoimprenditorialità sono da presentare entro 30 giorni dall’invio della Comunicazione Unica (ComUnica) pena la decadenza dall’incentivo.