I tassi di interesse sui finanziamenti, dalle parole degli analisti, sono in crescita. E questo coinvolge anche il settore auto per quanto riguarda le rate sugli acquisti
Il settore automobilistico potrebbe ricevere a breve un decremento delle vendite. Il meccanismo che può portare a questo fenomeno è piuttosto complesso e riguarda nel totale i meccanismi economici e finanziari della Banca Centrale Europea. Si parla del settore auto come esemplificativo, ma non è l’unico ad esserne coinvolto.
Chi decide di acquistare una nuova automobile, specialmente potendo utilizzare gli incentivi auto che sono disposti ogni anno dal settore pubblico, spesso e volentieri non ha la liquidità sufficiente per poter esaurire in un’unica soluzione il pagamento. Dunque diventano piuttosto frequenti i finanziamenti per acquistare l’auto. A cui segue una rateizzazione che il compratore deve onorare ogni mese.
Come anche nel caso di un mutuo, per acquistare un’auto nuova richiedendo un finanziamento ed una rateizzazione, si devono offrire della garanzie sulla puntualità del pagamento della rata. Esse possono essere una fideiussione, la busta paga del lavoratore, o le rendite provenienti da proprietà immobiliari. Come accade per ogni finanziamento, anche nel caso della rateizzazione auto, ogni mese è previsto un tasso di interesse che viene applicato sulla cifra di partenza.
Finanziamento auto, perché è aumentato
Il costo di un finanziamento auto può variare a seconda della quantità di liquidità che viene richiesta in prestito. Maggiore sarà il numero ed unità rate, e maggiore sarà il tasso di interesse che alla fine verrà erogato. Questo si chiama il costo finale del finanziamento, che prescinde dalla liquidità richiesta. Dal 2021 ad oggi, per tentare di abbassare il tasso di inflazione, la Banca Centrale Europea ha costantemente incrementato i tassi di interesse, comportando delle ripercussioni pesanti su mutui e finanziamenti in generale, anche sulle rate dei piccoli prestiti.
Federcarrozzieri ha condotto un’indagine sui finanziamenti per l’acquisto di automobili. Da questo studio è emerso che un prestito di 10mila euro per comprare una vettura nuova, della durata di 90 mesi, dal dicembre 2021 ad oggi costa molto di più. Nello specifico la rata mensile passa da 139,22 euro agli attuali 147,75 euro. Secondo l’associazione il tasso di interesse complessivo può raggiungere anche il 12,27%. Se questo incremento rimarrà costante nel tempo, ci saranno delle conseguenze negative sia per gli acquirenti che per i venditori.
Le conseguenze sul settore automobilistico
Senza dubbio chi lavora o gestisce un’impresa nel settore automobilistico non sarà contento di questi tassi di interesse, che porteranno molto probabilmente molti acquirenti a desistere dall’idea di acquistare un’auto con un finanziamento ingente. Durante la pandemia questa fetta di mercato auto è stata fortemente penalizzata dalle restrizioni sulla circolazione. A seguito di essa la ripresa è partita spron battuto grazie anche a tutti i nuovi incentivi per le auto elettriche ed ibride. Ed ora si teme un’altra battuta d’arresto, causata dall’aumento dei tassi di interesse, nonché un potere d’acquisto medio per i cittadini inferiore. Si vedrà se la Banca Centrale Europea deciderà di mantenere stabile l’aumento dei tassi di interesse, o se darà uno stop a questa crescita costante.