Sta per concludersi un’importante opportunità per alcuni lavoratori, ecco la scadenza per la presentazione della domanda all’Inps
Il sistema previdenziale italiano prevede una serie di alternative per accedere alla pensione, evitando l’ingresso con i requisiti previsti dalla riforma Fornero. Tuttavia i paletti finanziari e di bilancio limitano queste possibilità a situazioni particolari con requisiti in possesso solo di alcune categorie di lavoratori. Inoltre anche i limiti d’ordine temporale sono stringenti e le finestre nelle quali è consentito presentare istanza di accoglimento della domanda sono brevi.
Occorre sapere che i tempi di risposta dell’Inps possono essere lunghi e quindi le opportunità vanno colte immediatamente, se non si vuole perdere l’occasione per accedere anticipare in qualche modo l’ingresso alla pensione. Tra le misure che hanno consentito ad alcune categorie di lavoratori di accingersi alla pensione c’è anche l’Ape sociale, che rischia seriamente uno stop definitivo.
L’Ape sociale è una forma particolare di uscita dalla carriera lavorativa a carico dello Stato, non è un vero e proprio accompagnamento alla pensione, né un anticipo pensionistico. A fruirne solo alcune tipologie di lavoratori cui viene versato un contributo che non può eccedere i 1.500 euro al mese, senza tredicesima mensilità. L’importo della prestazione è pari al valore dell’assegno previdenziale maturato fino al momento della presentazione della domanda dell’Ape sociale.
Possono ottenere l’Ape sociale le persone che hanno compiuto 63 anni di età con 30, 32, o 36 anni di contributi (a seconda della categoria di beneficiari della prestazione). Le categorie interessate dalla misura sono: disoccupati, arrivati alla fine del sussidio; caregivers familiari (conviventi) da almeno sei mesi; invalidi almeno al 74 per cento; occupati in attività gravose per almeno sette degli ultimi dieci anni o sei nei precedenti sette.
Alle prime tre categorie sono necessari 30 – 32 anni di contributi versati, mentre per l’ultima sono richiesti 36 anni di contributi. L’elenco delle attività considerate gravose è allegato alla legge di bilancio 2022. La scadenza da ricordare è quella del 15 luglio, entro cui è possibile presentare domanda per l’Ape sociale.
Successivamente dal 16 luglio al 30 novembre sarà ancora possibile inviare istanza, ma l’accoglimento sarà considerato solo in caso di disponibilità di risorse finanziarie per coprire le spese. Le risposte dell’Inps alle domande inviate entro il 15 luglio, arriveranno entro 3 mesi, cioè entro il 15 ottobre.
Le domande da presentare in realtà sono due: l’istanza di verifica delle condizioni e quella di accesso all’Ape sociale. Le risorse stanziate per l’Ape sociale sono pari a circa 63 milioni di euro e i potenziali beneficiari sono 20mila. La richiesta di verifica dei requisiti e la domanda di Ape sociale vanno presentate esclusivamente per via telematica all’Inps, accedendo alla piattaforma dell’Istituto e accreditandosi con le credenziali Spid, Cie e Cns.
Il percorso è “Prestazioni e Servizi”, poi “Ape sociale – anticipo pensionistico”, “Accedi al servizio”. Altrimenti per evitare errori si può ricorrere all’ausilio di un patronato. Dopo aver controllato l’istanza di verifica delle condizioni, l’Inps comunica la decorrenza della prestazione.
L’importo dell’Ape sociale è versato dall’Istituto di previdenza sociale a partire dal mese successivo a quello di presentazione dell’istanza. Quindi i termini sono ormai alla conclusione e quindi occorre affrettarsi per fruire di questa finestra che purtroppo potrebbe essere l’ultima di questa prestazione sociale.