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Divorzio, cosa rischi se non dai il mantenimento

In caso di divorzio, il mancato pagamento dell’assegno di mantenimento può comportare delle conseguenze anche gravi. Quali sono le sanzioni e a chi sono rivolte

Scioglimento del matrimonio (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Il divorzio è un istituto che in Italia ha aperto i battenti soltanto nel 1974. Mentre nel resto dell’Europa e anche negli Stati Uniti era già attivo da almeno un ventennio. l’Italia, con i suoi retaggi cattolici, nonostante sia uno stato laico, ha inserito numerose clausole al divorzio. Ad esempio è previsto dal nostro regolamento che prima della sentenza un giudice si occupi della riconciliazione tra le parti. Il divorzio viene messo in atto soltanto quando il tribunale decide che non c’è possibilità di ricongiungimento dei coniugi.

Purtroppo, al di là della fine della relazione amorosa, il divorzio concerne anche tutta una serie di questioni economiche. Specialmente se all’interno della famiglia ci sono diversi beni e se c’è la presenza di figli.

Quando il divorzio viene sottoscritto, può scattare il cosiddetto assegno di mantenimento o assegno divorzile. Altre persone li chiamano gli alimenti. Questo assegno in passato era quasi esclusivamente a vantaggio della donna, la quale si occupava prevalentemente della gestione familiare e non aveva un reddito proprio. Ad oggi la situazione si sta leggermente modificando.

Divorzio assegno di mantenimento, quando sussiste l’obbligo

Assegno (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Ad oggi l’assegno di mantenimento a beneficio della donna, comunque dell’altro coniuge, non è così scontato come in passato. Sono stati numerosi i casi in cui la persona che doveva l’assegno di mantenimento si sia ridotta in uno stato di quasi povertà per poter assicurare il benessere alla famiglia di origine. Di conseguenza se anche l’altra parte ha un proprio reddito, l’assegno di mantenimento potrebbe essere negato. Diverso il discorso in cui ci siano dei figli di mezzo. Entrambi i coniugi devono contribuire economicamente sia al mantenimento che al tenore di vita cui i figli sono abituati. Ad esempio la casa di proprietà generalmente viene assegnata al genitore che ha la custodia privilegiata dei figli.

L’assegno di mantenimento spetta per obbligo nel momento in cui il coniuge, o l’ex coniuge, non abbia i mezzi personali per poter provvedere al proprio sostentamento. Anche nel caso in cui si sia convolati a nuove nozze, gli oneri divorzili possono rimanere in piedi, sempre che il coniuge che riceve l’assegno non si sia sposato a sua volta.

È il tribunale stesso a decidere chi ha diritto all’assegno di mantenimento in caso di divorzio, ed a stabilirne l’importo. Da quel momento in poi, l’onere economico diventa un obbligo inderogabile. Nel caso in cui esso non venga onorato, l’altro coniuge può riferirsi direttamente alle autorità penali.

Cosa succede in caso di mancato pagamento

Separazione (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

In prima battuta, il coniuge che non riceve da tempo un assegno di mantenimento può rivolgersi ai carabinieri, i quali si recheranno nell’appartamento dell’altro coniuge e gli invieranno un sollecito intimandolo a pagare. Nel caso in cui questo non avvenga entro i tempi prescritti, possono essere avviate delle operazioni di pignoramento o sequestro dei beni. Può essere sottratto In prima battuta lo stipendio, ed in seguito il pignoramento dei beni mobili o immobili.

Pubblicato da
Giulia Borraccino