Chi manomette il contatore per un vantaggio personale è soggetto a incriminazione per reato penale. Quali sono le tecniche più in uso
Il caro bollette ha portato molte famiglie alla disperazione al punto tale da sospendere i pagamenti e rischiare di perdere l’allaccio della fornitura di corrente elettrica e gas. Purtroppo durante l’ultimo anno, gli aiuti e il taglio delle accise non sono stati sufficienti a rendere sostenibile economicamente la situazione del caro bollette per la maggior parte delle famiglie. La situazione di difficoltà economica in cui versano molte famiglie, che gli impedisce di riuscire ad arrivare a fine mese, non è comunque una giustificazione per la manomissione del contatore di energia elettrica e gas.
Operazione a tutti gli effetti illegale e ai danni non solo del fornitore ma anche degli altri condomini. Questa specifica è importante perché di seguito elencheremo i due modi più comuni di manomettere un contatore. In alcun modo questo articolo è un consiglio o un suggerimento. Si ricorda che l’operazione di questo tipo comporta reato penale con ipotesi di arresto. I reati ascrivibili sono truffa ai danni della società di fornitura e furto. Reati affatto leggeri. Quali sono le tecniche più comuni di furto e truffa manomettendo il contatore.
Truffa contatore: il magnete e la manomissione
Della prima tecnica purtroppo se ne è parlato lungamente sul web. Utilizzare un magnete, altresì detto calamita, per frenare il movimento degli scatti del contatore di energia elettrica o gas, è una tecnica che effettivamente funzionava. Ma soltanto con i vecchi contatori meccanici. La truffa consiste nel posizionare semplicemente un magnete vicino al contatore elettrico della propria utenza. La forza magnetica dovrebbe far rallentare il flusso del contatore, riducendo la i consumi in bolletta rispetto a quelli reali. In alcun modo si suggerisce di tentare. Ormai le anomalie sui contatori sono facilmente registrate dalle aziende di fornitura di energia elettrica e gas.
Altro metodo è un furto a tutti gli effetti. Chi lo porta avanti ha un minimo di dimestichezza con i circuiti elettrici, dunque altera il contatore e sposta gli allacci su quelli dei propri vicini, derubandoli di gas ed energia elettrica. Questo è un altro metodo facilmente visibile e identificabile. Difatti se si nota che i propri consumi sono decisamente più elevati della media, basta aprire lo sportello dei contatori per rendersi conto se si è diventati oggetto di furto. Oltre a segnalare la questione alla azienda di fornitura, si può fare una denuncia formale alle autorità competenti.
La truffa con complici
I fatti di cronaca raccontano che diverse truffe sono state portate avanti grazie alla collaborazione di addetti delle aziende di erogazione di energia elettrica. È capitato che delle aziende private, a fronte dell’erogazione di denaro, abbiano corrotto e lavoratori per manomettere il contatore e far registrare un consumo decisamente più basso rispetto a quello effettivo. Con la conseguenza di un costo minore sulla bolletta di energia elettrica. I casi di manomissione possono essere a discapito delle aziende di fornitura, dello Stato o anche di un privato cittadino. Il furto è punito gravemente dal codice penale, con una sanzione superiore a 1500 euro, e reclusione fino a 5 anni.