Da quando il caro bollette e il tasso di inflazione sono arrivati alle stelle, anche fare la spesa inizia ad essere un’operazione complicata
La riduzione dei consumi non è una buona notizia per i commercianti. Tuttavia è palese a chiunque quanto i prezzi dei beni necessari e non siano aumentati nell’ultimo periodo. Il tasso di inflazione è alle stelle, al punto che sono stati disposti dal settore pubblico numerosi aiuti per supportare i cittadini con un reddito basso ad approvvigionare alimenti per il sostentamento quotidiano. Come ad esempio la carta solidale degli acquisti, del valore di 385,50 euro per i cittadini in stato di difficoltà economica. Essa viene erogata su una carta ricaricabile di poste italiane.
Da questi presupposti è evidente come riempire il carrello non venga fatto più con la nonchalance di un tempo. Sarà capitata a tutti l’esperienza di comprare il minimo indispensabile e di ritrovarsi uno scontrino che supera i 50 euro. Specialmente se si acquistano alimenti sani e biologici. Ed allora, a parte potersi avvalere di alcuni sussidi pubblici, come si fa a risparmiare sulla spesa? Si possono implementare delle strategie che alla fine porteranno a dei risultati sostanziali. In questo caso si prenderà ad esempio una famiglia di 4 persone con due adulti e due bambini.
Da parecchio tempo a questa parte l’attenzione verso il cibo sano è decisamente aumentata. Le etichette e l’obbligo di indicazione degli ingredienti e di determinati prodotti che fanno male alla salute consentono ai consumatori di potersi orientare in maniera migliore. Tuttavia il rovescio della medaglia è il costo di questi alimenti. Purtroppo è una realtà che il junk food, ovvero il cibo spazzatura, è consumato maggiormente dalle famiglie con minori risorse economiche a disposizione.
Se si vuole fare una spesa che sia sufficiente che per una settimana, per una famiglia di 4 persone, spendendo meno di 50 euro, si deve prestare attenzione ad alcuni elementi. Il primo dei quali è il volantino delle offerte nei supermercati. Tramite esso si può cercare il prodotto con rapporto migliore tra qualità e prezzo. Ciò non significa che tutti i prodotti in offerta siano convenienti. Ad esempio i tagli degli alimenti più sono piccoli e più il prezzo al chilo sale.
Dunque scegliere delle confezioni più grandi può essere un buon modo per risparmiare. È molto facile fare il rapporto non guardando la cifra del singolo prodotto, ma il prezzo al kg. E in questo modo si avrà una gran brutta sorpresa vedendo quanto le verdure in busta già lavate e mondate costino al kg. Un prezzo spropositato rispetto alla verdura sfusa.
I suggerimenti degli esperti partono dalla colazione. Per questo pasto, una famiglia di quattro persone non deve superare 10 euro settimanali. Dunque si possono inserire nel carrello circa 6 litri e mezzo di latte e 700 grammi di biscotti. Un calcolo simile si può fare per il pranzo e la cena. Due kg di pasta dovrebbero essere sufficienti per coprire almeno quattro pasti. In alternativa, o in maniera complementare diversa, si può acquistare un chilo di riso.
Non va trascurata l’importanza delle verdure e della frutta. Nel caso in cui non ci si voglia impegnare in preparazini molto lunghe, si può acquistare il prodotto surgelato come ad esempio un chilo di minestrone o di verdure. Allo stesso modo si possono scegliere funghi secchi o freschi. Per inserire delle proteine sane di origine animale si può unire alla spesa una confezione di uova da 6 e una confezione di ricotta. Per quanto riguarda la carne ed il pesce è meglio prediligere prodotti con provenienza certa e biologici, magari consumando meno quantità ma migliore qualità.