Novità importante per quanto riguarda le multe che prendiamo all’autovelox: ecco come ci saranno recapitate adesso
Commettere una infrazione al codice della strada ed essere sanzionati con una multa è successo praticamente a tutti almeno una volta nella vita. Si tratta di infrazioni al Codice della Strada che possiamo commettere parcheggiando in divieto di sosta, entrando in una zona a traffico limitato o per aver superato i limiti di velocità ad un autovelox.
E’ proprio per quanto riguarda le multe prese all’autovelox che c’è una importante novità: a partire dallo scorso 6 luglio coloro che hanno preso una multa in questo modo non se la vedranno recapitare per posta a casa ma attraverso un altro modo. Inoltre, proprio su questo genere di multe che sono previsti anche dei rincari.
Multe all’autovelox: adesso ci saranno recapitate così
A partire dallo scorso 6 luglio le multe per eccesso di velocità che prendiamo all’autovelox saranno recapitate e notificate via PEC per tutti coloro che hanno già attivo un domicilio digitale. In questo modo si avrà sia un risparmio sulle spese per notificare le raccomandate ma anche un aumento dei costi di accertamento da parte delle amministrazioni locali.
L’iscrizione al Domicilio Digitale è gratuito per tutti i cittadini e consente di semplificare le comunicazioni tra le Pubblica Amministrazione e il cittadino. Attraverso il Domicilio Digitale è più facile anche pagare le multe e ottenere rimborsi: al posto di recarsi presso le sedi della P.A. basta autenticarsi al domicilio digitale con SPID, CIE O CNS per compilare il modulo e ricevere quanto spetta.
Nonostante questa semplificazione, però, c’è il rischio di dover affrontare nuovi rincari. L’allarme arriva direttamente dal Codacons che non parla solo di aumenti relativi al costo delle multe, anche quelli all’autovelox, ma anche quelli relativi agli accertamenti, come rilevato dall’Antitrust lo scorso anno. Sulle spese di accertamento delle multe stradali non esistono attualmente criteri oggettivi di quantificazione fissati dal legislatore e ogni ente locale agisce secondo la sua piena discrezionalità, spesso perpetrando evidenti abusi.
Quello che l‘Antitrust ha rilevato è che se con il Dominio Digitale le amministrazioni locali, e quindi i comuni, si sono visti azzerare i costi di spedizione delle raccomandate in seguito alla possibilità di inviare le multe all’autovelox tramite Pec, dall’altro lato hanno effettivamente aumentato i costi degli accertamenti, arrivando fino a 15 euro a sanzione.
Dunque, sulla scia di tutto questo che il Codacons mette in guardia tutti i cittadini sui possibili aumenti per i costi di attivazione della casella di Posta elettronica certificata. “La nascita di Inad – sostiene il Codacons – farà salire il numero di cittadini che decideranno di dotarsi di Pec e il pericolo è che le società che forniscono servizi di posta elettronica certificata, a seguito dell’aumento della domanda, possano aumentare i costi richiesti ai propri clienti per l’attivazione delle caselle”.
Si tratta, secondo il Codacons, di un vero e proprio circolo vizioso che, alla fine della fiera, potrebbe andare a danneggiare i cittadini anziché favorire la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.