Il reddito di cittadinanza per molti cittadini verrà erogato in anticipo nel mese di luglio. E non dipende dallo stop del settimo mese per gli occupabili
Il reddito di cittadinanza è una delle misure più discusse al momento. Nonostante la decisione di abolirlo e sostituirlo sia stata presa all’inizio dell’anno, l’estate è un giro di boa importante. E nello specifico il mese di luglio. Per i beneficiari del reddito di cittadinanza cosiddetti occupabili, per i quali la misura è stata riconfermata soltanto per sette mesi, luglio sarà l’ultimo mese di erogazione. Dopodiché niente di più. Ed in sostituzione si può accedere a delle forme di sussidio, a patto che i cittadini abili al lavoro, tra il 18 di 59 anni, decidano di iscriversi a dei corsi di formazione e firmare degli impegni con i centri per l’impiego.
Tuttavia la cifra è decisamente inferiore al reddito di cittadinanza. Lo stop al settimo mese esclude i nuclei familiari che abbiano almeno un componente minore di 18 anni, di età maggiore ai 59 anni, o disabile. Queste famiglie potranno beneficiare della misura di politica attiva fino al termine del 2023. Dopodiché il reddito di cittadinanza cesserà definitivamente di produrre i propri effetti e verrà sostituito dall’assegno di inclusione, con dei presupposti differenti, e importi minori per buona parte delle famiglie.
Chi prende il reddito di cittadinanza, ed ha figli minori o con età inferiore ai 21 anni ed ancora a carico del nucleo familiare, riceve l’accredito dell’assegno unico direttamente sulla carta rdc. Questo si chiama assegno unico su reddito di cittadinanza. È erogato direttamente dall’INPS senza dover inviare altra documentazione, dato che la DSU, ovvero la dichiarazione sostitutiva unica, ed il documento ISEE, sono già in possesso dell’INPS per le pratiche finalizzate ad erogazione del reddito di cittadinanza.
Inoltre, i cittadini che hanno diritto all’assegno unico, potrebbero ricevere a breve gli arretrati. Difatti l’erogazione è dipendente dalla consegna del documento ISEE in stato di validità. Se esso è stato consegnato in data successiva al 28 febbraio 2023, si può aver diritto agli arretrati sull’assegno unico. A patto che l’ISEE sia stato presentato entro il 30 giugno scorso. In base ad alcuni parametri, quali assegno unico su Rdc, assegno unico soltanto, reddito di cittadinanza soltanto, arretrati o conguagli, le date dell’erogazione per il mese di luglio possono variare sensibilmente. Vediamo di seguito quali possono essere le finestre che si aprono per i pagamenti nel mese di luglio.
I percettori del reddito di cittadinanza che perderanno il diritto a questo beneficio nel mese di luglio, potranno comunque ricevere l’assegno unico, inoltrando una domanda apposita. Nella maggior parte dei casi questa ipotesi non si verificherà, dato che se si ha un figlio minore a carico, il reddito di cittadinanza sarà erogato fino alla fine dell’anno. Si potrebbe verificare nel caso in cui il figlio sia maggiorenne ma che stia effettuando un percorso di studio universitario o un corso di formazione professionale.
L’INPS avverte su quali sono le finestre di pagamento per il mese di luglio. La buona notizia è che i percettori dell’assegno unico su carta rdc verrà erogato con qualche giorno di anticipo, ovvero il 14 luglio 2023, venerdì prossimo. Questo dato che c’è il weekend di mezzo, e non si vogliono penalizzare i cittadini che attendono questo pagamento. Ma soltanto per i beneficiari dell’assegno unico su rdc che attendono gli arretrati dei mesi precedenti che aspettano il primo pagamento. Tutti gli altri dovranno aspettare la fine del mese.