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Bonus e Incentivi

Può tornare il superbonus 100%: l’ultimissima idea

Possibile rimpasto per il contributo edilizio sugli interventi di casa e non solo. Le modifiche potrebbero coprire di nuovo gran parte delle spese

Superbonus 100% (Foto Adobe – pensioniora.it)

A scandire il tema in lingua italiana della crisi economica è stata la componente croce e delizia di ogni PIL nazionale: l’inflazione. Questo fattore, oramai circa un anno e mezzo fa, si è convertito da misuratore della crescita della ricchezza nazionale, nel periodo post emergenza sanitaria epidemica, ad elemento corrosivo dei bilanci familiari. Come se la crisi del gas ucraino abbia fatto cambiare marcia alle percentuali sul costo della vita.

In effetti, il contributo della speculazione dei mercati internazionali è stato a tal punto determinante da avere un peso incisivo sulle valute e sulle finanza europee. Infatti, oltre a contribuire agli importi extra sulle bollette delle utenze domestiche, sui prezzi dei beni al consumo e in generale sul costo della vita, la crescita dell’inflazione si è riverberberata anche su altri due fronti. Partendo da quello positivo: l’aumento dei tassi sulle rendite, dal momento che essa si riflette sul costo dei servizi e del denaro. In secondo luogo, il lato peggiore, i tassi sui mutui.

Superbonus 100%: come è organizzato il nuovo bonus

Superbonus 100% (Foto Adobe – pensioniora.it)

Dopo la nuova accelerazione dello scorso autunno, la Banca Centrale Europea ha innalzato, come provvedimento correttivo, i tassi di interesse, causando l’inevitabile degradamento delle condizioni migliori per un finanziamento utile all’acquisto di un’immobile. Pertanto, è venuta meno la reciproca convenienza tra mutui a tasso fisso e mutui a tasso variabile; inoltre, si sono registrati aumenti sulle rate delle restituzioni in essere del debito fino a 250 euro in più, ogni mese.

Ostacoli ulteriori, questi, che erodono le potenzialità, specialmente dei più giovani, ad ambire una causa, oltre quelli di una endemica certezza finanziaria che costringe a ricorrere ai generazionali risparmi dei genitori (a loro volta, fisiche garanzie per i mutui dei figli in condizione di precarietà). Spesso, in alternativa, il prestito viene richiesto dagli stessi genitori per effettuare robusti interventi edilizi in casa – eventualmente – per dividere un appartamento molto grande e concedere una parte alla privacy del figlio.

Come si presenta il superbonus 100%: la proposta

Superbonus 100% (Foto Adobe – pensioniora.it)

In buona sostanza, intervenire, quando è possibile, su un appartamento può costituire l’alternativa salvifica prima di gettarsi nella ricerca degli affitti. Magari intervenendo dopo che si è già messa a soqquadro i locali per approfittare dell’agevolazione sui lavori offerta dal Superbonus, il bonus edilizio del governo che ha rimesso in moto il sistema di spesa diffusa, incentivando i lavori edilizi con una detrazione iniziale del 110%.

In sostanza, interventi a costo zero per il cittadino, che ha potuto scaricare la spesa con sconti in fattura, detrazioni nella dichiarazione dei redditi e cessioni del credito. Dopo la graduale riduzione della percentuale di detraibilità dei costi per interventi di sostenibilità ambientale, il governo Meloni sta rimettendo di nuovo mano al bonus e le sorprese per il futuro potrebbero essere molte.

Si sta pensando, infatti, ad un’aliquota di detrazione al 60% per le spese fino a 100mila euro, con un piano di detrazione diviso in 10 anni. Inoltre, tramite un meccanismo progressivo, si privilegerebbero coloro che punta ad salto doppio o triplo di classe energetica per la propria casa. Una proposta parla invece di un Superbonus al 100% per i redditi ISEE al di sotto dei 15mila euro, purché si raggiunga la classe E, dalla classe G dell’edificio, entro il 2035.

 

Pubblicato da
Roberto Alciati