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Bonus e Incentivi

Potresti avere questo bonus se ti è terminato l’RdC

Il reddito di cittadinanza è in dirittura d’arrivo per buona parte dei beneficiari. Chi lo ha perso potrebbe avere un altro sostegno pubblico

Reddito di cittadinanza (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Il sostegno alla povertà assoluta, alla povertà relativa, ed in generale al disagio economico e sociale, in Italia passano attraverso diverse misure di supporto. In buona parte dei casi tradotto nei tanto agognati bonus. Che talvolta sono erogati mensilmente, altre volte una tantum. Solitamente l’aspirante beneficiario deve inoltrare richiesta ufficiale per il bonus, allegando documentazione che nella maggior parte dei casi dimostri lo stato di disagio economico. E qui entra in scena il famoso ISEE, l’indicatore economico equivalente. Il reddito di cittadinanza non può essere definito un bonus. In quanto è una misura di politica attiva che sulla carta, a fronte dell’erogazione, richiede un impegno da parte del percettore.

Innanzitutto la sottoscrizione del patto per l’impiego con i centri di collocamento. Patto che implica alcuni obblighi quali ad esempio l’accettazione della prima offerta di lavoro che arriva, a prescindere dalla compatibilità con la propria professionalità. In caso di rifiuto, il sostegno del reddito di cittadinanza viene meno. In ogni caso la sua vita sarà piuttosto breve.

Alcuni beneficiari a luglio hanno avuto l’ultima tranche, che per il 2023 è stata disposta per soli sette mesi a vantaggio degli ‘occupabili‘, ovvero i cittadini abili al lavoro con età compresa tra i 18 ed i 59 anni. Il reddito di cittadinanza si ‘allunga’ al termine del 2023 per tutti i nuclei familiari che hanno al loro interno almeno un componente minore, disabile o di età superiore ai 59 anni.

La carta acquisti solidale, la compatibilità con l’Rdc

Scaffali supermercato (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Una misura che invece può perfettamente rientrare nella definizione di bonus è la carta solidale per gli acquisti. Essa è stata disposta grazie ad un decreto legge dello scorso maggio. Il rinnovo per il 2023 è arrivato con un plafond di 500 milioni di euro, che consentiranno di erogare 1,3 milioni di carte solidali dedicate ai cittadini con difficoltà economiche, come supporto per fare la spesa ed acquistare generi alimentari. La possono richiedere i nuclei familiari con ISEE al di sotto dei 15mila euro. I Comuni stenderanno una graduatoria e decideranno le assegnazioni. I beni alimentari che rientrano possono essere acquistati con la carta solidale erogata da Poste Italiane sono specificati in un apposito elenco.

Le bevande alcoliche sono esplicitamente escluse. Inoltre chi richiede la carta solidale, dal valore di 385,50 euro una tantum, non deve essere beneficiario di altre forme di sostegno al reddito. Difatti questa misura è incompatibile sia con il reddito di cittadinanza che con l’assegno di inclusione. Inoltre non può essere richiesta se si è beneficiari di indennità di disoccupazione, quale la Naspi e la Dis Coll.

Quando si può richiedere la carta solidale con Rdc

Carrelli (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Alcune persone che stanno per perdere il beneficio del reddito di cittadinanza, si chiedono se dopo averlo terminato possano accedere alla carta solidale. La questione non è così semplice. Sul decreto legge è scritto che i requisiti per accedere alla carta acquisti solidale devono essere presenti al momento della firma del decreto legge, che riporta la data del 12 maggio. Dunque, coloro che in quella data erano percettori di indennità di disoccupazione o reddito di cittadinanza non potranno richiedere la carta solidale. Mentre invece, chi nel mese di maggio aveva la mensilità di sospensione, o aveva terminato il diritto al beneficio, potrebbe rientrare nelle graduatorie per il bonus spesa.

Pubblicato da
Giulia Borraccino