L’Istituto ha appena comunicato quali saranno i giorni dei pagamento dei contributi a supporto delle famiglie da qui alla fine dell’anno. Ecco il calendario
Sono passati pochi giorni dalla conclusione dell’iter di consegna delle pensioni. Questa tornata ha rappresentato una significativa occasione per i percettori del trattamento INPS per rimodulare in positivo i ratei assegnati, in vista altresì di quelli che saranno gli orizzonti – nel bene e nel male – incerti, almeno nella ripartenza della cronaca di settembre. Dovranno essere chiariti, infatti, numerosi aspetti legati alle attuali vicissitudini, e si spera che il dipanamento possa coincidere col miglioramento delle condizioni che sono alla base di esse.
Pertanto, nell’adempimento dell’ente previdenziale relativo alla mensilità corrente, si sono finalmente aggiunti agli incrementi destinati alle pensioni ordinarie, anche gli aumenti inclusi nella Legge di Bilancio 2023, relativi alle pensioni minime e scaturiti, come i primi, dall’adeguamento ISTAT. I ratei, dunque, sono state innalzati dei seguenti indici: 1,5% per i pensionati minimi fino a 75 anni; 6,4% per i percettori over 75, portando il rateo mensile, complessivamente, a quasi 600 euro.
L’INPS pubblica il calendario dell’assegno unico da luglio a dicembre
Quella delle pensioni è soltanto una delle matasse che deve districare l’INPS; e almeno sul piano previdenziale la fotografia delle rivalutazioni si sta assestando e sta diventando sempre più omogenea. Inoltre, nello stesso contesto di luglio, sia sulle pensioni minime che per i pensionati con bassi redditi è arrivato l’appuntamento dell’accredito delle quattordicesime INPS, tra il 1° e il 3 di luglio.
Nel frattempo, i ricalcoli in svolgimento non hanno tenuto conto soltanto dell’adeguamento ISTAT degli indici di consumo e dell’inflazione, ma anche delle variazioni ISEE più recentemente acquisite. La somma può aver prodotto da utente ad utente, tanto conguagli positivi quanto conguagli negativi. Partendo dalla notizia negativa, si mette in luce il fatto che nei prossimi mesi, alcuni percettori saranno chiamati a restituire importi indebitamente percepiti nei mesi precedenti.
Ufficiale: ecco le date assegno unico certe fino alla fine dell’anno
Per quanto riguarda i conguagli negativi, non vi sarà una restituzione vera e propria, bensì una trattenuta mensile di una parte della somma per un piano di rateazione piuttosto ampio. Al contrario, i conguagli positivi stanno dando seguito a graduali accrediti che si susseguono al ritmo della disponibilità di credito presente nelle casse INPS. Non bisogna poi dimenticare che contemporaneamente stanno avendo luogo i pagamenti di bonus sociali, indennità, oltre che di vari sussidi.
Con il mese di luglio inizia l’ultimo periodo di “vita” del Reddito di Cittadinanza, per coloro che hanno visto riconoscersi il sussidio entro lo scorso 30 giugno, e al contempo è stato avviato il nuovo regime che dal 1° gennaio 2024 sostituirà definitivamente il RdC: ovverosia l’erogazione del Supporto Formazione e Lavoro per i percettori lavoratori e dell’Assegno di Inclusione per i soggetti non occupabili.
Anche i lavoratori, come per i pensionati e i percettori di indennità, purché aventi un nucleo familiare con figli minorenni o disabili a carico, stanno godendo di una misura tutt’altro che marginale: l’Assegno Unico e universale. Anch’esso ha rappresentato il luogo di ritardi causato dal riallineamento delle tabelle di pagamento, non ultimo a causa degli arretrati accumulati causa sospensione della misura e relativi controlli.
E invece, nella discontinuità che spesso caratterizza la programmazione dell’INPS, l’ente ha appena pubblicato il calendario dei pagamenti, rispondendo alla annosa richiesta di certezza dei tempi invocata dai suoi utenti. Le date dell’Assegno Unico riguardano tutto il secondo semestre.
17, 18, 19 luglio;
18, 21, 22 agosto;
15, 18, 19 settembre;
17, 18, 19 ottobre;
16, 17, 20 novembre;
18, 19, 20 dicembre.
