Se si appartiene a questi nuclei familiari così composti si ha la possibilità di ricevere prima degli altri lo strumento di sostegno alla spesa
Manca poco più di una settimana al termine del più importante adempimento da parte dei cittadini e dell’Agenzia delle Entrate. Si sta parlando infatti della presentazione della dichiarazione dei redditi, la quale trova la sua chiusura definitiva con la data di scadenza del 20 luglio 2023. C’è ancora del tempo per inviare i modelli 730 in via telematica, magari con la valida assistenza di un servizio di patronato.
Dopodiché inizierà immediatamente la seconda fase a carico esclusivamente dell’ufficio di riscossione, ovverosia i pagamenti dei rimborsi relativi agli eventuali crediti d’imposta. La prassi vedrà lo scandirsi di diverse priorità, come quella che prevede quali primi percettori dei rimborsi i dichiaranti che entro lo scorso 31 maggio hanno inoltrato i modelli precompilati. D’altronde, su tali presentazioni non vi sono controlli da effettuare dal momento che le compilazioni sono state effettuate direttamente dall’Agenzia.
Priorità sulla carta solidale INPS per queste famiglie
Per i dichiaranti dei modelli 730 precompilati, i rimborsi dei crediti d’imposta avverranno sin dagli ultimi giorni di luglio. Nel mese di agosto partiranno invece le erogazioni degli importi a favore per tutti gli altri contribuenti, che hanno presentato più tardi la loro dichiarazione, includendo i giustificativi di spesa dei costi oggetto della detrazione. Gli importi rimborsati, opportunamente sino al limite imposto dalla franchigia, saranno inclusi assieme alle restituzioni rettificatorie delle trattenute erroneamente comunicate dai sostituti d’imposta.
Per quanto riguarda invece le spese detraibili, i costi in oggetto sono: costi medico-sanitari; abbonamento del trasporto pubblico; polizze assicurative (casa, salute); costi scolastici ed universitari; iscrizioni ad attività ed ad associazioni sportive; costi sostenuti da studenti fuori sede (l’affitto, per esempio); spese per funerali. I rimborsi saranno ricevuti direttamente dall’INPS con gli accrediti sulla busta paga per i lavoratori dipendenti, oppure sui cedolini INPS per i pensionati.
Quali saranno le famiglie che per prime riceveranno la carta solidale INPS
Termina la prassi, sul fronte del contribuente, l’inizio della rateazione dei pagamenti, da agosto fino a fine anno, mentre i crediti d’imposta verranno elargiti entro il 30 novembre. In questo frangente storico, per molte famiglie che con tutta probabilità sono esterne al raggio dell’obbligo di dichiarazione dei redditi, l’accesso alla spesa è diventato davvero un orizzonte, allontanato in primis dai costi energetici e subito dopo dal costo generalizzato della vita in aumento.
Il rischio più volte sottolineato anche dalle iniziative emergenziali dell’ente di previdenza è l’eccessiva perdita del potere d’acquisto, al punto da dover scegliere di onorare il pagamento di una bolletta o a non rinunciare ad un bene essenziale, magari rivolto ai figli. In tal senso, il governo Meloni ha disposto l’erogazione della Carta Solidale INPS. Per ora è previsto un contributo pari a 382,50 euro destinato ai nuclei familiari con un ISEE fino a 15mila euro.
L’importo va utilizzato tramite la carta distribuita da Poste Italiane, per acquistare beni di prima necessità. Su alcuni beni essenziali, la Carta consente di ricevere uno sconto del 15%. Sono escluse dagli acquisti le bevande alcoliche. Entro il 18 luglio 2023, l’INPS completerà le liste dei percettori che trasmetterà poi ai Comuni. I primi a ricevere il contributo saranno i nuclei familiari con non meno di tre componenti, uno nato entro il 31 dicembre 2009, a partire dall’ISEE più basso. Seguono poi nuclei familiari di almeno tre componenti, di cui uno nato entro il 31 dicembre 2005, a partire dall’ISEE più basso. Infine, i nuclei familiari composti da almeno tre componenti, a prescindere dalla data di nascita dei membri, a partire dall’ISEE più basso.