Questi sono i beneficiari della Legge 104 che possono usufruire di alcune importanti esenzioni relative al pagamento di contributi allo Stato. I dettagli
Mentre aleggia aria di vacanze, ma sicuramente spira vento di fine settimana in spiaggia, come di consueto si consuma la fase estiva dei pagamenti obbligatori legati agli adempimenti fiscali. Una decina di giorni fa (al 30 giugno) è scaduto il termine ultimo per il pagamento della prima rata dell’IMU, l’imposta sugli immobili oltre la prima casa (comprese pro proprio quelle seconde case oggi e fino all’autunno protagoniste delle ferie degli italiani).
Al contrario, è iniziato il conto alla rovescia che chiude l’impegnativo adempimento di molti cittadini, in qualità di contribuenti, nei confronti dell’Agenzia delle Entrate: la presentazione della dichiarazione dei redditi. Manca infatti poco più di una settimana prima che si concluda l’invio telematico dei modelli 730 e 740 Unico. La scadenza per i dichiaranti fanalino di coda è al 20 luglio 2023.
Con la chiusura della prassi di consegna dei modelli della dichiarazione dei redditi, una volta inoltrati anche i giustificativi di spesa per gli importi che si possono portare a detrazione, non bisognerà che attendere il turno dei pagamenti del Fisco riguardo i rimborsi del credito di imposta. I primi contribuenti a beneficiarne, eventualmente, saranno coloro che hanno adempiuto all’obbligo tramite la presentazione del modello 730 precompilato.
La modalità di invio agevolata consente infatti di eliminare i tempi di possibili controlli (in quanto la compilazione è effettuata direttamente dall’Agenzia delle Entrate) e pertanto fissa la priorità temporale sui rimborsi; per gli altri contribuenti, le tempistiche di rimborso vanno da agosto fino alla fine di novembre. Gli importi saranno direttamente accreditati dall’INPS sui cedolini per i pensionati, e sulle buste paga per i lavoratori dipendenti.
Nel credito d’imposta, come accennato, confluiscono quelle spese considerati detraibili, ossia: costi medico-sanitari; abbonamenti del trasporto pubblico; costi scolastici e universitari; polizze assicurative (casa, salute); iscrizioni ad attività e ad associazioni sportive; spese per i funerali; e molto altro. I primi, in effetti, sono già oggetto di un meccanismo di agevolazione destinatati ai portatori di disabilità.
Essi sono, con estrema probabilità, che usufruiscono delle agevolazioni della Legge 104, il pacchetto di norme con il quale i soggetti con handicap possono ricevere benefici di carattere fiscale, previdenziale, contributivo (ai fini contributivi) e professionali (come il calendario di permessi retribuiti concordato con il datore di lavoro. Molte delle misure comprese nella Legge 104 sono estese anche ai parenti che li assistono e ai caregiver.
Un aspetto poco noto è che la Legge 104 detta altresì l’esenzione – quindi in termini fiscali – del pagamento di alcune tasse: in primis, a partire da un’invalidità riconosciuta dal 66% in poi, gli studenti affetti da disabilità accedono all’esonero totale dal versamento delle rette universitarie (restano esclusi il contributo a titolo di imposta di bollo, la tassa di iscrizione e la tassa regionale). L’esonero totale è contemplato anche per i figli di soggetti beneficiari della pensione di inabilità. Ma esiste anche un esonero parziale, per le invalidità comprese tra il 45 e il 66%, con agevolazioni a discrezione dei diversi Atenei. Sul fronte universitario, altri benefici riguardano l’innalzamento degli importi delle borse di studio e la facilitazione all’accesso agli strumenti didattici.