La Pensione di Cittadinanza sarà reintrodotta a partire dal 1° gennaio 2024: ecco i requisiti necessari per ottenerla
Il governo Meloni ha deciso, approvando il Dl Lavoro dello scorso 1° maggio, di ripristinare la Pensione di Cittadinanza nell’ambito dell’Assegno di Inclusione. La Pensione di Cittadinanza era stata introdotta dal governo Conte insieme al Reddito di Cittadinanza e spettava a nuclei familiari con persone al di sopra di 67 anni.
Si trattava dunque di un aiuto economico destinato a coloro che erano in età di pensione ma che, di fatto, non avevano nessuna entrata. Ovviamente per avere la misura era necessario che la persona avesse determinati requisiti, oltre che di età, anche di reddito. Vediamo ora quali requisiti bisogna possedere per poter richiedere la Pensione di Cittadinanza nel 2024.
Come detto, il governo Meloni ha reintrodotto, a partire dal 1° gennaio 2024 la Pensione dei Cittadinanza nell’ambito dell’Assegno di Inclusione. La misura spetta ai nuclei familiari composti da persone con età pari i superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza. In questo caso non vi sono limiti d’età.
Altro requisito da soddisfare per avere la PdC è l’ISEE che non deve essere superiore a 9.360 euro e il reddito familiare è pari a non più di 7.560 euro moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza dell’indicatore della situazione economica che vi spieghiamo più avanti. A questo tetto si aggiungono fino a 1.800 euro annui (150 euro al mese) in caso di affitto.
L’importo massimo della Pensione di Cittadinanza è di 630 euro per 12 mensilità e per un totale di 7.560 euro annui, moltiplicato per la scala di equivalenza. Come detto, nel caso di quota affitto, ovvero di beneficiari che vivono in un appartamento in affitto, l’incremento della PdC è di ulteriori 150 euro al mese e quindi di 1.800 euro annui.
Per quanto riguarda la Pensione di Cittadinanza nel 2024, il Dl Lavoro stabilisce che è concessa non solo a coloro che hanno più di 67 anni ma anche se in famiglia, oltre agli over 67 convivono uno o più disabili gravi o non autosufficienti, senza limiti di età. In questo caso si parla di “assegno di inclusione per disabili“, ma di fatto le regole sono identiche.
Proprio come per l’Assegno di Inclusione, la Pensione di Cittadinanza è erogata mensilmente per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi. Dopo può essere rinnovata, previa sospensione di un mese, per ulteriori 12 mesi. Il rinnovo può avvenire anche più volte ma sempre con la sospensione di 1 mese.
Tutti coloro che soddisfano i vari requisiti possono chiedere la Pensione di Cittadinanza esclusivamente in modalità telematica presentando apposita domanda all’INPS. Da questo momento in poi, ovvero non appena inizierà l’iter per ottenere la misura, sarà l’INPS ad aggiornare il richiedente. Con il Decreto lavoro convertito in Legge, è stata riconosciuta ai Patronati e ai centri fiscali convenzionati con l’INPS la possibilità di gestire le richieste per conto dei contribuenti.