La successione è un procedimento complesso finalizzato all’assegnazione dell’eredità ai parenti. Se non ci sono figli?
Nonostante l’eredità di un bene sia disposta dal defunto – ovviamente quando era in vita – come meglio si crede, il codice civile ed il diritto privato inseriscono l’eredità e la successione nei loro testi. Nello specifico, la prima grande distinzione è se al decesso di un parente sia presente o meno il testamento. In questo caso, a meno che non ci sia qualche presente intenzionato ad impugnarlo, tutto diventa più semplice. In assenza di testamento si deve ricorrere alle regole dettate dal codice civile. la procedura è piuttosto precisa.
Per prima cosa si deve comunicare il decesso del titolare dei beni in questione. A quel punto il conto corrente bancario verrà bloccato fino a che il procedimento di successione non venga finalizzato. E ci potrebbero volere anche degli anni. Nel caso in cui un conto sia cointestato, solo la quota del defunto è congelata. A quel punto si inizia l’inventariazione dei beni per stabilire la quantità di attivi e passivi.
Ed in base ad essi, i chiamati all’eredità, possono accettare o meno l’eredità stabilita nella quota decisa dalla successione. Nel caso in cui ad esempio i passivi siano superiori agli attivi, è probabile che un soggetto decida di rinunciarvi. Se ad esempio si tratta di un coniuge, la rinuncia all’eredità non comporta la perdita della pensione di reversibilità.
In assenza di testamento, si applicano per la successione le regole stabilite dal codice civile. Nel caso in cui il / la defunto conviva con moglie / marito e figli, specialmente se minori, senza dubbio la casa andrà al nucleo familiare almeno fino alla maggiore età dei figli. In presenza di essi, la successione sarà il più possibile in favore della prole, tutelando con una piccola quota anche gli altri parenti in vita. Nel caso in cui ci sia una coppia senza figli, ed uno dei due venga a mancare, se non ci sono fratelli, sorelle o genitori in vita, la successione va nelle mani dell’altro coniuge interamente.
Discorso analogo se non ci sono coniugi né figli. L’eredità spetta interamente ai fratelli o sorelle. Nel caso in cui i fratelli siano deceduti, ma ci siano nipoti del defunto, dunque figli di fratelli o sorelle ancora in vita, essi potranno ereditare la quota spettante ai genitori. La successione è un procedimento piuttosto complesso, ed i chiamati all’eredità hanno 10 anni di tempo per rifiutare o accettare. In quel lasso di tempo i beni rimangono congelati.
La risposta è piuttosto semplice: entrambi. Sempre che non vi sia presente un testamento che espliciti le ultime volontà del defunto. Nel caso di sua assenza, e dunque di successione, la ripartizione è piuttosto chiara. La quota destinata al coniuge senza figli è dei due terzi, il restante terzo finisce di diritto nelle mani del fratello o sorella. Nel caso in cui siano più di uno va suddiviso in parti uguali.