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Pensioni

Beffa pensioni agosto: cosa troverai se hai meno di 75 anni

Che cosa sta per succedere ai titolari di pensioni con meno di 75 anni, anticipazioni sul mese di agosto in arrivo

Pensioni (Foto Adobe – pensioniora.it)

Ci troviamo ancora nella prima decade del mese e già cominciano le prime anticipazioni sulle pensioni del mese di agosto, periodo di vacanze e di viaggi per chi può permetterseli. Si perché sempre più famiglie trascorrono le loro ferie in città, cercando refrigerio in parchi e ville. Anche per i pensionati non è semplice affrontare il periodo estivo, oltre il disagio della calura ci sono i prezzi alle stelle dei luoghi di villeggiatura.

In questo mese sono arrivati per le pensioni minime e per i pensionati con redditi medi e bassi, aumenti e quattordicesima che hanno alleggerito la situazione per molti titolari di trattamenti pensionistici, ma certo non hanno risolto la situazione dei trattamenti più ridotti. Ci sono anche delle circostanze per le quali gli assegni del mese di luglio non hanno visto ancora gli agognati aumenti.

Pensioni agosto, cosa aspettarsi

Pensioni (Foto Adobe – pensioniora.it)

Il prossimo mese i titolari di trattamenti minimi che non hanno ricevuto sul cedolino del mese gli incrementi previsti, potranno finalmente vederli nei loro assegni mensili. Ricapitoliamo l’entità degli incrementi, per quanti ancora non ne fossero a conoscenza. Con la legge di bilancio 2023 è stato deciso di dare un piccolo contributo alle pensioni minime che per l’Inps sono tutte quelle pari o al di sotto dei 563,72 euro mensili.

Per questi assegni è stato previsto un incremento temporaneo per il biennio 2023-2024, a partire dal mese di gennaio 23 fino all’ultimo mese dell’anno successivo. Questi gli importi decisi: per l’anno 2023 incremento pari all’1,5 per cento, elevato al 6,4 per cento per i pensionati di età pari o superiore ai 75 anni; per il 2024 aumento del 2,7 per cento per tutti a prescindere dall’età.

In termini monetari i dettagli 8 euro di aumento per chi ha meno di 75 anni (arrivando a una pensioni mensile di 572 euro), 36 euro per chi ha almeno 75 anni (con un assegno di 599 euro al mese). A questi aumenti andranno aggiunti gli arretrati maturati nei primi del 2023, che ammontano a meno di 60 euro per gli under 75 e a 240 euro all’incirca per chi di anni ne più di 74 (gli arretrati sono calcolati da gennaio a luglio). Soprattutto per chi ha meno dei fatidici 75 anni si tratta certo non di gran cifre.

Trattamenti pensioni minime

Pensioni Inps (Foto Adobe – pensioniora.it)

A essere interessati da questi aumenti i trattamenti derivanti da versamenti contributivi, con alcune eccezioni. Sono esclusi dal meccanismo di adeguamento al minimo i pensionati che hanno versato solo a partire dal 1° gennaio 1996 con il sistema contributivo puro, per loro nessun incremento è previsto. Altre esclusioni dagli aumenti sono quelle per i trattamenti di tipo assistenziale (come l’assegno sociale e l’invalidità civile), o di accompagnamento alla pensione (come l’Ape sociale).

Per questi soggetti non sono previsti incrementi. D’altronde questi pensionati non godono nemmeno dell’altro importante contributo che arriva nei cedolini Inps di luglio: la quattordicesima. Anche in questo caso i trattamenti di tipo assistenziale o di accompagnamento alla pensione sono del tutto esclusi. Per chi invece può beneficiarne si tratta di una mensilità aggiuntiva versata dall’Inps per i redditi più bassi, non oltre due volte il trattamento minimo previsto dalla legge, sulla base del requisito anagrafico (almeno 64 anni di età) e contributivo.

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano