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Bonus e Incentivi

Naspi per gli insegnanti: c’è un aggiornamento importante

Novità per la Naspi 2023 a favore degli insegnanti e supplenti, quali sono i documenti necessari per ottenere il beneficio

Insegnante (Foto Adobe – pensioniora.it)

La Naspi (Nuova assicurazione sociale per l’impiego) è una delle prestazioni principali è tra quelle create per aiutare i lavoratori in occasione della perdita involontaria di lavoro. In funzione ormai da diversi anni ha sostituito due precedenti interventi di contributo al reddito: l’Aspi e la Mini Aspi. La misura è accreditata dall’Inps dietro domanda dell’interessato presentata per via telematica, per la durata massima di 24 mesi, in caso di perdita involontaria del posto di lavoro, come accennato.

La Naspi si ha, versando almeno 13 settimane di contributi nei quattro anni precedenti il periodo di disoccupazione, con una retribuzione settimanale non inferiore al minimo retributivo stabilito dalla norma. La domanda va presentata entro 68 giorni dalla data della perdita dell’occupazione ed è possibile per tutti i dipendenti con rapporti di lavoro subordinato, gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperative con rapporti di subordinazione con le cooperative medesime, i lavoratori del settore  artistico con contratti di lavoro subordinato, i dipendenti a tempo determinato delle amministrazioni pubbliche, compresi i supplenti e insegnanti.

Naspi insegnanti che succede

Insegnante (Foto Adobe – pensioniora.it)

La Naspi spetta anche ai dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni quindi anche agli insegnanti alle prese con le supplenze che si trovano ora senza incarico. Possono intanto inviare domanda all’Inps senza attendere di presentare la domanda di stato di disoccupazione.

Per gli insegnanti c’è una procedura molto semplice da seguire direttamente sul sito dell’Inps, ma occorre avere a disposizione una serie di documenti. Occorrono:

  • documento d’identità in corso di validità;
  • copia del contratto di lavoro;
  • copia dell’ultima busta paga ricevuta (documento non obbligatorio ma che consente all’Inps di risalire a tutti i dati del richiedente, motivo per cui l’Istituto può richiedere copia dell’ultimo cedolino ricevuto).

Gli insegnanti non devono firmare la Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID) per ottenere la Naspi, nel modello di domanda al punto 5/6 è sufficiente indicare di non essersi presentati al Centro per l’Impiego del territorio e indicare comunque la propria disponibilità al lavoro. Normalmente dopo la sottoscrizione della Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro occorre stipulare il Patto di servizio personalizzato presso il Centro per l’Impiego, con cui si viene inseriti nei percorsi di formazione professionale per tornare nel mercato del lavoro.

Indennità docenti precari

Insegnante (Foto Adobe – pensioniora.it)

Ma per gli insegnanti precari si considera che a settembre potrebbero tornare al lavoro a scuola la sottoscrizione del Patto di servizio non è necessaria nel breve periodo. le regole variano di regione in regione, per esempio in Emilia Romagna e LOmbardia sono i Centri per l’Impiego a contattare i docenti nel corso del mese di settembre per controllare lo stato di disoccupazione.

La Naspi spetta ai dipendenti del pubblico impiego a tempo determinato, quindi agli insegnanti non di ruolo che hanno accumulato 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni. La richiesta può essere presentata entro 68 giorni dalla perdita del lavoro, dunque se il contratto con la scuola si conclude il 30 giugno la domanda può essere inviata a partire dal 1° luglio. Ricordiamo che la Naspi va richiesta, utilizzando il servizio on line relativo alla prestazione sul sito dell’Inps, al quale si accede con le credenziali personali Spid, Cie e Cns, seguendo i passaggi della procedura.

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano