Nuova possibilità per i percettori di prestazioni Inps, controllare tutti gli indebiti notificati negli anni scorsi
Può capitare di ricevere degli indebiti per prestazioni non dovute o semplicemente somme maggiorate o non dovute rispetto quanto effettivamente spettante. Questo può avvenire su prestazioni di natura previdenziale e assistenziale (trattamenti pensionistici, indennità di invalidità civile, assegni sociali, eccetera) e di ammortizzatori sociali come la Naspi, la Dis. Coll., la Disoccupazione agricola e così via.
Quando l’Inps verifica l’avvenuto accredito di somme non spettanti al cittadino, notifica la presenza di indebito da recuperare. Ma come controllare la natura e l’ammontare di questa somma avuta? Non sempre finora era possibile avere informazioni esaustive e completa sulla natura delle somme richieste dall’Istituto di previdenza sociale. Una carenza di trasparenza nelle procedure che rende difficoltosi i rapporti tra amministrazione e cittadini.
Indebiti Inps vericare l’ammontare della richiesta
Proprio per garantire maggiore trasparenza nelle procedure, rendere possibile la consultazione della propria posizione di debito verso l’Inps, controllare in tempo reale lo sviluppo della pratica di recupero del debito e limitando l’accesso agli uffici territoriali dell’Istituto di previdenza sociale, è stato introdotto un nuovo servizio per la cittadinanza.
Con il nuovo servizio recupero indebiti è possibile controllare la propria posizione di debito verso l’Inps e monitorare lo stato della pratica per somme avute da prestazioni di tipo assistenziale, da ammortizzatori sociali e o di genere previdenziale risultate poi successivamente non spettanti o spettanti in misura minore, generando quindi un debito del cittadino verso l’Inps. Al momento sono esclusi da questa possibilità gli eventuali debiti derivanti da somme accreditate per il Reddito di Cittadinanza (RdC).
Il nuovo servizio è stato creato grazie ai fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) è a stato anticipato dal messaggio Inps 2457 del 2023 e riguarda tutti gli indebiti notificati a partire dal 2012. Per accedere al servizio occorrono credenziali personali Spid (Sistema pubblico di identità digitale, almeno di secondo livello), Cie (carta di identità elettronica) e Cns (Carta nazionale dei servizi).
I percorsi sul sito Inps sono vari per esempio, “Pensione e Previdenza” poi “Domanda di Pensione”, poi “OpenRI – Recupero Indebiti”. Altro percorso, “Sostegni, Sussidi e Indennità”, poi “Per disabili, invalidi, inabili”, poi “OpenRI – Recupero Indebiti”. Altro esempio di percorso, “Sostegni, Sussidi e Indennità”, poi “per persone a basso reddito”, infine “OpenRI – Recupero Indebiti”.
Altri dettagli del nuovo servizio
Con la consultazione diretta della propria posizione sul servizio messo a disposizione dall’Istituto di previdenza sociale si potrà le più importanti informazioni su elementi decisivi come la natura dell’indebito da restituire, lo stato di avanzamento dell’azione di recupero, i dettagli sulla comunicazione dell’indebito stesso, la cronologia dei fatti accaduti nella gestione della pratica di indebito, i particolari del piano rateizzato di recupero della somma (se si tratta di un pensionato con trattenuta dal rateo mensile, oppure con rimessa di denaro ogni mese), la presenza di eventuali altri recuperi effettuati.
In questo modo il cittadino può seguire con maggiore attenzione lo svolgimento delle procedure a suo carico e controllare la correttezza delle richieste di recupero avanzate dall’Istituto nei suoi confronti. Ciò significa una maggiore trasparenza nei rapporti tra amministrazione e cittadinanza.