Tutto il rovente calendario fiscale stilato dall’Agenzia delle Entrate, pagamento per pagamento. Ecco le scadenze che gli interessati devono rispettare
Questi primi giorni di luglio si sono già rivelati piuttosto caldi dal punto di vista dello scadenziario a carico dei singoli chiamati ad adempiere ai loro doveri in qualità di cittadini. Taluni adempimenti sono stati ereditati dagli ultimi due mesi e nelle prossime settimane ci si dirigerà a tamburo battente verso le improrogabili scadenze, le stesse che caratterizzano – per puro caso, chissà – qualche importante festività, oppure, in questo contesto, il lungo periodo delle vacanze.
Pertanto, il mese si è aperto innanzitutto col consueto calendario previdenziale, ed in particolare con la consegna delle pensioni INPS presso gli uffici postali. L’abituale calendario relativo alle convocazioni dei cognomi in ordine alfabetico dei percettori sta andando verso la conclusione, nonostante qualche inevitabile ritardo, false partenze, ma con molte novità positive per una fetta di anziani percettori.
Dal 1° luglio sono finalmente scattati gli aumenti sulle pensioni minime, ossia quei rialzi derivanti dall’adeguamento ISTAT rilasciato in effettivo all’inizio di gennaio, sulla base degli indici inflazionistici sui prezzi dei beni al consumo. Le pensioni ordinarie sono state illo tempore rivalutate rispettando le aliquote reddituali; i rialzi, più volte annunciati anche quando procrastinati, mancavano sui trattamenti INPS più bassi.
In questi giorni, invece, tali trattamenti sono stati integrati con questi indici: dell’1,5% per i pensionati minimi fino a 75 anni; del 6,4% per i percettori over 75. Questi aumenti accompagnano contestualmente gli accrediti della quattordicesima INPS, rata integrativa spettante al pensionato dai 64 anni in su e in possesso di un reddito annuo fino a una volta o una volta e mezzo il trattamento minimo.
Nel corso del mese di luglio, gli appuntamenti toccheranno anche le altre numerosissime misure previdenziali, in particolare a partire dalla seconda metà del mese: dai ratei dell’Assegno Unico per le famiglie, il Reddito di Cittadinanza (in tutte le sue odierne forme), sussidi e indennità di varia natura, e bonus sociali. Al 20 luglio 2023, si avrà però anche il termine ultimo per l’appuntamento principale dell’Agenzia delle Entrate e ovviamente per i contribuenti: la presentazione della dichiarazione dei redditi.
A seguito della chiusura relativa all’invio telematico dei modelli, l’Agenzia delle Entrate potrà così partire con i pagamenti di rimborsi inerenti ai crediti d’imposta: gli accrediti prenderanno avvio da agosto e si protrarranno fino alla fine di novembre. Ma per questo mese, il calendario fiscale è ben più affollato. A cominciare dalla data del 10 luglio: si tratta della scadenza che chiude i versamenti dei contributi a favore dei collaboratori domestici, le badanti, le baby-sitter; sono in relazione alle competenze aprile-giugno e le somme vengono incassate dall’INPS.
Fino al 14 luglio, invece, c’è tempo per inoltrare la domanda per il “tax credit” per la musica, ossia l’incentivo (o credito fiscale) pari al 30% applicato alle aziende che svolgono produzioni legate al settore musicale, producono materiali audio o video a suo sostegno. Inoltre, il 17 luglio è il turno del versamento dell’Iva e delle addizionali: saldo Iva 2022, acconto Iva giugno 2023. Il 20 luglio: adempimenti fiscali su Irap e Irpef per la competenza fino al mese di giugno; scade la domanda per richiedere il contributo a fondo perduto per i gestori di impianti sportivi. E non bisogna dimenticare il 31 luglio, termine per presentatare le domande di esenzione al Canone Rai 2023, a favore degli anziani dai 75 anni d’età e con redditi annui fino a 8mila euro.