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Pensioni

Pensione minima, cosa è cambiato dal 1 luglio: l’avviso

Novità importanti in tema pensioni per questo mese di luglio, inaugurato con i tanto attesi aumenti della pensione minima

Novità per le pensioni minime, ecco cosa accadrà (canva-pensioniora.it)

Grazie alla rivalutazione straordinaria anticipata con la legge di bilancio 2023 ad inizio anno, finalmente ci sarà un aumento della pensione minima netta che sarà più alta.
L’inflazione ha decisamente inciso su tutti i settori dell’economia e delle politiche governative. Proprio a causa di queste tensioni il nuovo Governo Meloni aveva deciso ed insistito per un aumento proprio delle pensioni minime nette.

L’aumento previsto si aggira intorno all’1,5% per tutti i pensionati aventi diritto che non hanno ancora compiuto 75 anni. Per coloro invece che hanno superato questa età, l’aumento è pari al 6,4%. Gli aumenti sono calcolati sulla base della pensione percepita, ma è bene già precisare che non si tratta di cifre folli.

Pensione minima, arrivati gli aumenti

A quanto ammontano gli aumenti sulle pensioni minime? (canva-pensioniora.it)

In un momento storico delicato come quello che stiamo vivendo attualmente, si rende necessaria un’azione del governo mirata a sostenere economicamente ed attivamente i cittadini italiani. Queste iniziative sono generalmente studiate per supportare in primis i cittadini con il reddito più basso: in questa categoria vi rientrano le famiglie e i pensionati con il minimo. In entrambi i casi lo Stato ha previsto degli incentivi ad hoc che fungano da incremento alle attuali risorse patrimoniali di ogni cittadino.

L’aumento delle pensioni minime era stato anticipato già a gennaio, ma solo con il mese corrente finalmente i pensionati potranno vedersi erogata una pensione più alta. Ad essere interessata dall’aumento è anche la tredicesima mensilità, fino a dicembre 2024. Si tratta di piccoli aggiustamenti che comportano un piccolo incremento sulle pensioni minime che va dagli 8 euro circa fino a toccare i 36 euro, in base all’età e alla pensione minima percepita.

Ad essere tagliate fuori dagli aumenti sulla pensione minima troviamo le prestazioni fiscali non imponibili, maggiorazioni sociali e quattordicesima. Questa rivalutazione al termine dell’anno subirà un altra accelerata portando l’aumento applicato al 2,7%.
Oltre all’aumento, i pensionati riceveranno con il cedolino di luglio anche gli arretrati degli aumenti, per il periodo di competenza che va da Gennaio e Giugno 2023.

Gli arretrati, come gli aumenti, saranno erogati in base alla pensione minima, per cui questi potranno ammontare ad una fascia che dai 50 ai 216 euro circa. Le percentuali previste (quella del 1,5 e del 6,4) per l’aumento basate sull’età anagrafica ( minore o maggiore di 75 anni) varranno anche per il calcolo degli arretrati degli ultimi sei mesi.

È importante specificare che anche nel caso in cui la pensioni risulti essere superiore al minimo INPS, ma con un importo inferiore ai limiti, l’aumento sarà applicato ugualmente. In questo caso si parla di clausola di salvaguardia, grazie alla quale anche i pensionati che rientrano in questa circostanza potranno ricevere l’incremento.

Il pagamento della pensione, insieme all’aumento e agli arretrati, è iniziato già sabato 1 Luglio, ma per coloro che hanno scelto come accredito un conto bancario o prepagate, il pagamento potrebbe slittare di qualche giorni. Idem se la pensione viene erogata attraverso i servizi di poste italiane.

Pubblicato da
Redazione PensioniOra