Quanto si spenda in bolletta utilizzando un condizionatore d’aria, ecco una valutazione dei costi per una famiglia
Che l’impianto sia già installato o si stia pensando di farlo è molto importante sapere consuma un condizionatore d’aria quanto e che quali costi ha in bolletta. Un apparecchio di raffreddamento ha un costo notevole e rappresenta una percentuale alta nei consumi di elettricità nelle abitazioni. Quindi avere una idea chiara della spesa può orientare a un uso più ragionevole e attento di questo elettrodomestico.
Gli elementi per capire quanto consuma un condizionatore d’aria e quale effetto ha in bolletta sono diversi. Da tenere sotto controllo la classe energetica dell’apparecchio, il costo medio dell’energia elettrica, la durata dell’uso durante l’arco della giornata. Con questi 3 elementi si può avere un’approssimazione abbastanza fedele dei consumi in bolletta. Si tratta di stime di massima, ma che possono servire per evitare brutte sorprese alla fine del mese.
Oggi il prezzo medio di un kilowattora di energia elettrica è di 0,118 euro, tariffa indicata da Arera per il mercato tutelato (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente). Sul ibero mercato i prezzi possono essere più bassi, ma occorre selezionare le offerte più vantaggiose per i clienti, soprattutto quelli nuovi. Se questo può essere un valore di riferimento si può usare per calcolare i consumi di un condizionatore d’aria.
Se si prende in considerazione un apparecchio con un consumo stimato in 1.000 kW/h, per conteggiare i costi di 6 ore di accensione della macchina, basta conteggiare 0,118 per le 6 ore. Il totale ottenuto è di circa 0,708 euro. Ma questo è un sistema molto parziale, sono da valutare la potenza complessiva del condizionatore d’aria che significa consumi più alti e costo della componente energia che può variare a seconda del contratto stipulato, della fascia oraria, del distributore.
Ma le altre caratteristiche dell’apparecchio sono molto importanti per valutare i consumi. Intanto si deve ricordare che un apparecchio che rinfresca l’aria, deumificando e regolando la temperatura di un ambiente è un climatizzatore. Cioè un apparecchio con consumi minori di un condizionatore, che ha anche la capacità di riscaldare gli ambienti. Da considerare poi la tipologia della macchina, la potenza, la classe energetica e la presenza di tecnologie inverter (che consentono un notevole risparmio, soprattutto in presenza di un ambiente ben isolato).
Per avere un’idea di quanto consuma un condizionatore d’aria occorre consultare le schede tecniche dell’apparecchio, facendo attenzione al consumo energetico massimo e minimo in modalità di raffreddamento. Di solito è indicato una forbice di potenza tra un minimo e un massimo, per tradurlo nella quantità di energia consumata in kW/h si dividono le cifre riportare per 2.
In genere poi si deve ricordare che migliore è la classe energetica e minori sono i consumi energetici della macchina. L’efficienza energetica di un condizionatore d’aria per il raffreddamento è misurata dal rapporto di efficienza energetica (EER). Si tratta della proporzione tra capacità di raffreddamento e ingresso in potenza in watt, più l’indice EER è elevato, più il condizionatore d’aria è efficiente e il suo consumo di energia elettrica è contenuto.