Quali sono i motivi del ritardo della ricarica del Reddito di Cittadinanza (RdC), vediamo qual è la spiegazione
In questi primi giorni del mese l’Inps è alla prese con numerose operazioni di pagamento che coinvolgono milioni di cittadini e nuclei familiari. Dalle pensioni all’indennità di disoccupazione Naspi, dal Reddito di Cittadinanza, ai bonus per le famiglie monoparentali con figli disabili e così di seguito, queste sono solo alcune delle lavorazioni nelle quali sono impegnate le risorse dell’Inps. Per alcune di queste procedure esistono dei calendari di pagamento più definiti, basta pensare alle scadenze previste per le pensioni che definiscono gli appuntamenti alle Poste sulla base delle iniziali dei cognomi.
Per altre misure vi sono indicazioni di massima come per l’Assegno unico e universale per il quale è previsto il pagamento del mese al giorno 20 per i trattamento che non hanno subito modifiche dalla mensilità precedente, dal 20 alla fine del mese per le prime emissioni del beneficio e per gli importi che sono stati modificati dal mese precedente (per variazioni Isee, cambiamenti anagrafici, superamento limiti d’età eccetera).
Tra le prestazioni più attese e anche più discusse c’è sicuramente il Reddito di Cittadinanza alla sua ultima erogazione per molti percettori occupabili la lavoro (dai 18 ai 59 anni di età) giunti alla settima erogazione dell’anno e quindi alla fine della proroga concessa per questa categoria per l’anno in corso. Erogazione che invece proseguirà fino a dicembre per le famiglie con soggetti fragili (disabili, minori e anziani con almeno 60 anni compiuti) e per quanti sono stati presi in carico dai servizi sociali prima del 30 giugno.
Comunque per queste categorie di beneficiari è disposto un doppio turno di ricarica: il primo intorno alla metà del mese per quanti ricevono la prima erogazione dopo la domanda, per coloro che aspettano eventuali arretrati e per le mensilità in arrivo dopo il mese di stop per il rinnovo della prestazione. L’altro turno di ricarica è previsto intorno al 27 giugno giovedì e interessa tutti i percettori che attendono dalla seconda alla diciottesima mensilità.
La possibilità di una ricarica puntuale delle carte dipende dall’inizio puntuale delle lavorazioni. Queste in genere prendono il via almeno 2 giorni prima delle ricariche effettive. Quindi per stilare un calendario di massimo si può dire che per rispettare i tempi previste per le ricariche le ricariche del primo turno devono iniziare mercoledì 12 luglio, mentre per il secondo la previsione di inizio lavorazione è per il martedì 25 luglio.
Solo in questo modo sarà possibile contare su ricariche puntualmente operative sulla Carte dei beneficiari della misura. Da ricordare che negli stessi giorni chi ha diritto all’Assegno unico come integrazione del Reddito di Cittadinanza riscuoterà anche questo spettante. Nello specifico la ricarica del RdC su AUU avviene di regola subito dopo quella mensile della misura contro la povertà.
Quindi se si attendono degli arretrati, arriveranno dopo la metà del mese. Mentre se non ci sono ritardi, l’importo dell’integrazione relativa al mese di giugno (l’Assegno unico fa riferimento al mese precedente) arriverà dopo la ricarica del giorno 27 luglio. Non resta che attendere e controllare lo stato dei pagamenti sul proprio fascicolo personale disponibile sul sito istituzionale Inps.