Ecco quando è prevista l’integrazione alla indennità di disoccupazione, assieme alle novità, secondo il calendario previdenziale appena reso dall’INPS
In questi primi giorni di luglio è in corso la consueta tornata delle consegne relative ai ratei delle pensioni presso gli uffici postali. Anche per questo mese, la prassi segue le consuete indicazioni del calendario previdenziali. Si tratta di date piuttosto roventi, data la contingenza con le intense attività svolte dall’Istituto negli ultimi mesi. Di certo, si può parlare dell’approdo di interessanti novità, per certi aspetti, molto attese. Finalmente il countdown in circolo addirittura dal mese di gennaio è terminato, e molti pensionati possono vedere concretizzarsi i lontani annunci puntualmente rinnovati.
La novità più importante sotto il profilo pensionistico riguarda l’aumento degli importi sulle pensioni minime. Lungamente preannunciato, l’incremento dei ratei minimi si divide su due percentuali di indici: 1,5% per i pensionati fino a 75 anni; 6,4% di rialzo verso gli over 75, con un cedolino, quindi, che sfiorarà d’ora in poi la cifra di 600 euro. Tali indici costituiscono l’approdo fattivo nella Legge di Bilancio 2023 dell’aggiornamento ISTAT riformulato in via straordinaria dall’attuale tasso di inflazione, quello che controbilanciato gli altri trattamenti pensionistici tra ottobre 2022 e gennaio 2023. In questi giorni, le pensioni minime sono integrate altresì dai conguagli derivanti da fattori reddituali in aggiornamento che hanno prodotto “recuperi” positivi fino a 655 euro.
Ex bonus Renzi 100€, le date di accredito su queste prestazioni
L’inizio del mese di luglio segna – sempre per il popolo del trattamento pensionistico – anche l’attesissimo accredito della quattordicesima INPS. La rata integrativa verrà erogata, in particolare, come da requisiti, ai redditi più bassi della popolazione in terza età, ossia quei redditi pensionistici fino ad un massimo di una volta e una volta e mezzo il trattamento minimo (nello specifico, tra le punte massime di 10.992,93 euro e di 14.657,24 euro). L’INPS sta contestualmente affrontando anche l’aggiornamento degli importi delle sue misure economiche assistenziali e i relativi pagamenti.
Le ragioni sono in parte legate alla rivalutazione statistica succitata, ma anche dall’acquisizione più recente delle variazioni ISTAT. Quest’ultimo ingresso di informazioni ha infatti generato sia dei conguagli negativi sia degli conguagli positivi. I conguagli negativi costringeranno taluni utenti a restituire nei prossimi mesi le somme indebitamente percepite, sebbene con un comodo storno rateizzato sul corso dei pagamenti. Al contrario, i conguagli positivi debbono soltanto attendere – in alcuni casi, sono in corso di ricevimento – la disponibilità del credito depositato nelle casse previdenziali.
D’altronde, l’alto numero di misure economiche raggiunto ha portato ad un intenso appaiarsi delle scadenze nel corso di un mese, dal suo inizio fino alla fine (e spesso la chiusura solare non basta). In più, questo mese vedrà l’esordio della Carta solidale 2023, ala Carta Risparmio Spesa decisa dal governo Meloni. L’accredito dell’una tantum dell’importo di 382,50 euro avverrà entro il 18 luglio, termine entro il quale i Comuni hanno già trasmesso la lista dei percettori. I Comuni provvederanno alla erogazione conclusiva e permetteranno ai possessori di un ISEE fino a 7.640,18 euro (ISEE 2023) di agevolare gli acquisti sulla spesa alimentare. Tale tessera sarà presente soltanto in numero di uno all’interno di ogni nucleo, dato che vigono altre forme di supporto economico. Compresa l’indennità di disoccupazione. I Fascicoli previdenziali hanno comunicato le date delle lavorazioni ad essa correlata: 1° luglio, per la Naspi; 3 e 6 luglio per la disoccupazione agricola. Per la metà di luglio si attende l’accredito dei circa 100 euro del bonus ex Renzi, destinato ai percettori di Naspi, ex lavoratori dipendenti.