Domanda di integrazione salariale: l’avviso INPS

L’INPS annuncia un nuovo servizio per agevolare l’acquisizione delle domande inoltrate dai lavoratori in difficoltà. Di cosa si sta parlando e come funziona

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INPS (Foto Adobe – pensioniora.it)

Il lavoro rappresenta la prima prerogativa espressa dalla Carta costituzionale italiana. Ciò significa che i valori di uguaglianza di diritti e di pari opportunità scaturiscono essenzialmente dalla possibilità di svolgere un lavoro che dia dignità al soggetto, sia dal punto di vista della qualità professionale sia da quello della retribuzione. Uno stipendio sotto il limite di tolleranza, un lavoratore sottopagato sono fattori di mansioni che vengono svolte gratuitamente rispetto ai profitti che esse generano. La base di una repubblica, come quella del lavoro appunto, diviene inesorabilmente lo specchio sul quale far riflettere i fenomeni distorsivi.

Uno di questi fenomeni – anzi, il principale – è costituito dalla disoccupazione. L’effetto collaterale per eccellenza che può insorgere nella carriera di un lavoratore diviene da causa con effetti concreti nell’economia familiare a causa esistenziale in molte righe sottolineata dalla Costituzione. Negli ultimi decenni, ed in particolare col perfezionamento sulle leggi riguardante il mondo del lavoro, lo Stato ha offerto maggiore espressione alla sua natura assistenziale, offrendo varie opportunità di sostegno al reddito. Titolare di queste misure è ovviamente l’INPS, che le eroga direttamente.

Domanda di integrazione salariale: l’ente previdenziale annuncia il nuovo servizio

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INPS (Foto Adobe – pensioniora.it)

In tema di disoccupazione, l’ente previdenziale fornisce misure economiche sostanzialmente provvisorie, atte a stimolare la ricerca di nuovi stimoli professionali (insomma, evitando l’impaludamento del lavoratore che finisce per non cercare più un lavoro). Si tratta di indennità di disoccupazione, fornite ai singoli soggetti coinvolti, a prescindere dalla presenza o meno di un nucleo familiare; il riferimento include: la Naspi, erogata ai lavoratori dipendenti; la Dis-Coll, destinata ai collaboratori coordinati e continuativi; la Disoccupazione Agricola, ai lavoratori del settore agricolo.

La più diffusa Naspi si può richiedere a partire dall’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento involontario e giusta casa. Consta di un contributo mensile generalmente della durata minima di sei mesi, ma variabile a seconda di quanto previsto dal contratto nazionale di categoria appartenente: l’importo mensile parte dalla base del 75% della media delle buste paga degli ultimi quattro anni di occupazione; trascorsi i sei mesi, il rateo viene ridotto del 3% di mese in mese, fino alla scadenza della prestazione. Con le ultime crisi economiche, scaturite dalla emergenza sanitaria da Covid-19 così come dalla crisi energetica attuale, sono sorte diverse integrazioni ai salari.

Il servizio INPS riguarda un servizio integrato di acquisizione delle domande nato nell’ambito dei progetti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e in fase di realizzazione: prenderà il nome di “Omnia IS” la piattaforma unica delle integrazioni salariali, la quale comprende il servizio di presentazione della domanda di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO). Essa è guidata, a vantaggio dell’utente, da un sistema di compilazione semplificata e assistita, grazie al quale si riduce il rischio di trasmettere dati e informazioni errate. Nell’area tematica “Accesso ai servizi per aziende e consulenti”, dopo che l’utente ha superato l’autenticazione, si può procedere all’invio della domanda di integrazione salariale ordinaria. Si ottiene l’accesso diretto alla voce “OMNIA integrazioni salariali”, selezionando l’applicazione “CIG e Fondi di solidarietà”.

 

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