Nuovi aggiornamenti per quanto riguarda la bolletta della luce: nei prossimi mesi cambierà qualcosa: ecco le modifiche da aspettarsi
Sulla scia della fine del 2022 e per almeno i primi mesi del 2023, il caro bollette è stato davvero molto difficile da sopportare per gli italiani. Questo è uno dei molteplici effetti generati dalla guerra Russo – Ucraina, che ancora continua a imperversare e che economicamente si è fatta sentire su numerosi segmenti di mercato. Abbiamo visto aumentare vertiginosamente i classici prodotti della spesa quotidiana, fino alla benzina, alla luce e al gas.
Sono stati mesi in cui il Governo italiano ha provato a mettere una pezza, sostenendo le famiglie del paese, in particolare le più bisognose, con incentivi e bonus. Le tariffe da qualche mese, favorita anche dall’arrivo del bel tempo e della riduzione dei consumi, si sono abbassate. Ma qual è lo scenario della bolletta energetica della luce nei prossimi mesi? Ebbene, non sono propriamente tutte rose e fiori: ecco cosa ci sarà da aspettarsi nel prossimo trimestre.
In questi mesi trascorsi, in particolarmente quelli invernali, tanti nuclei familiari ne hanno provate di tutte al fine di risparmiare sulle bollette energetiche. Sono stati ridotti consumi nelle fasce orarie in cui il costo dell’energia è maggiore, si è cercato ogni led acceso per casa affinché non costituisse uno spreco di energia. Ed ora si è quasi al giro di boa, in attesa di comprendere cosa accadrà nel prossimo trimestre, in materia di fattura della luce.
Ebbene, le previsioni non sono rosee. Si assisterà ad un incremento delle tariffe previsto nel trimestre a venire. L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ovvero Arera, ha di fatti annunciato un aumento, prendendo in considerazione i consumi medi delle famiglie. Nonostante questo, è previso un aumento sulle fatture almeno dello 0,4 %, ma bisogna tener conto di diverse voci in fattura che sono destinate ad aumentare.
L’aumento tutto sommato, del costo dell’energia, è ancora stabile, fedele allo 0,4 % ma ci sono altri costi da considerare e che puntualmente verranno riportati nell’estratto da pagare per quanto riguarda la luce. Innanzitutto, sarà di 23,85 centesimi per ogni KWh il costo dell’energia elettrica, compreso di tasse. Va considerato in fattura, un costo che può toccare il 2% in aumento per quanto riguarda gli approvvigionamenti, dato il fabbisogno crescente. Trasporto e commercializzazione invece, restano stabili ai loro prezzi precedenti.
Vanno considerate poi le imposte e le componenti tariffarie. Le prime, che comprendono le famosissime accise e l’iva, valgono il 12% della fattura. Per quanto riguarda le componenti tariffarie, la percentuale può toccare quasi il 20%. Si parla in questo caso di oneri Asos e Arim, ovvero i primi che riguardano il sostegno delle energie da fonti rinnovabili, Arim invece sono i restanti oneri generali.
Il consumo previso verso la fine del prossimo trimestre sembra essere certamente in aumento rispetto a quello del trascorso 2022. Meglio in questi periodi mettersi un tesoretto da parte, per affrontare al meglio le prossime spese che, anche se in lieve aumento, possono essere sempre una grana da dover affrontare.