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Bancomat e conto corrente

Scadenza libretti postali: restano 2 giorni di tempo

Opportunità in esaurimento per coloro che vogliono valorizzare della nuova liquidità con la convenienza di un tasso di interesse fuori dall’ordinario

Libretto Smart (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nelle crisi economiche le popolazioni – così poco aduse ai dettagli dell’economia globale, a differenza di quella familiare – scoprono a loro spese la doppia natura dell’inflazione; una componente bifronte che scandisce prima la crescita di un Paese e poi il suo graduale declino. Dopo, si può soltanto attendere la ripresa; l’attesa non è da intendersi come un segno di staticità e immobilismo, ma al contrario come l’osservazione esperita di iniziative urgenti da presedere e prede, con urgenza, con fermezza, dimostrando autorevolezza e competenza (oltre ad una buona dose di sangue freddo) da parte degli organi di governo.

Insomma, la doppia identità della componente inflazionistica è riassumibile col metro dell’esperienza raccolta tra il 2019 e i giorni odierni. Proprio alla manifestazione dell’emergenza sanitaria, il crollo economico. ha portato a quella prevedibile recessione, della quale, al termine dell’apice del confinamento domestico, non poteva che seguire un’accelerazione: è stato il semplice effetto seguito allo stop produttivo, con la conseguente riapertura di tutte quelle attività interrotte per decreto emergenziale. La crescita del PIL al 7% non si vedeva da decenni (per un Paese destinato da diversi lustri a conoscere una crescita media del più-zero-virgola), finché la crisi economica tout court, prodotta dall’escalation in Ucraina, ha rimesso gli italiani con i piedi per terra.

Libretti postali: ancora 2 giorni prima della scadenza di questa offerta

 

Poste Italiane (Foto Adobe – pensioniora.it)

Da circa un anno e mezzo, si è vista soltanto un’inflazione in crescita, oggi giunta all’incirca all’11%. Il potere di acquisto è sceso mentre l’importo delle bollette domestiche è decollato erodendo i redditi delle famiglie. Nessun segno di rallentamento e nessuna indecisione nel frattempo, e il costo della vita ha ben presto abbattuto il muro percentuale a due cifre. L’aumento della spesa, che comprende propriamente i beni di consumo, senza eccezione per i beni essenziali), ha alimentato anche un altro aspetto deteriore, facilmente riconducibile alle cause prime: la riduzione della capacità dei risparmi.

L’erosione economica non ha toccato soltanto la spesa alimentare, ma anche gli acquisti che vanno ben al di là della merce da scaffale. In tal senso, l’inflazione diventa veleno e farmaco quando si intacca nel costo del denaro e dei servizi. A livello europeo la crescita inflazionistica non ha potuto evitare che la Banca Centrale Europea aumentasse i tassi di interesse, proprio come forma di contrasto al fenomeno. Ovviamente, ciò ha provocato rate esorbitanti e una immediata ritrosia da parte di molti potenziali titolari di mutui e di immobili.

I tassi di interesse – e qui è lo strano effetto dell’inflazione – sono però aumentati altresì in qualità di rendimenti e questo ha agevolato l’interesse di altrettanti risparmiatori in cerca di un riscatto dopo i grandi cedimenti dei mesi precedenti. L’ambito più visibile e trasparente si è dimostrato quello dei depositi di risparmio, specialmente tra le giacenze di Poste Italiane. A parte la lunga tradizione nella gestione degli interessi di milioni di piccoli risparmiatori, il Gruppo ha offerto ai suoi clienti l’opportunità di sfruttare la contingenza, dando valore ad uno strumento ben rodato come il libretto dei risparmi. Sfruttando una giacenza di breve-medio termine, è nata l’Offerta Supersmart. Essa è nata nel contesto del “dematerializzato” Libretto Smart. Riguardo il tempo di accantonamento, si può scegliere tra Premium 300 giorni e Supersmart 360 giorni. La prima offre un tasso di interesse a scadenza del 3,00%; la seconda, del 1,50%. Le offerte sono rivolte alla cosiddetta “nuova liquidità”, ciò somme versate sul libretto tramite bonifico bancario, assegni bancari e circolari, accredito di stipendi e pensioni, oltre a girofondo. La sottoscrizione è ancora possibile ma soltanto fino al 5 luglio 2023. L’accantonamento minimo è di mille euro, mentre l’offerta è attivabile da app, online o presso gli uffici postali.

Pubblicato da
Roberto Alciati