Pensione di reversibilità, automatica o va fatta domanda?

Se hai perso il coniuge o un genitore lavoratore ti stai chiedendo come ottenere la pensione di reversibilità: è automatica o va richiesta? Ecco cosa devi sapere.

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Pensione di reversibilità: è automatica o va richiesta? (canva-pensioniora.it)

Quando si parla di pensione di reversibilità ci si riferisce al quel tipo di prestazione previdenziale che viene erogata in caso di decesso di un lavoratore o di un pensionato agli aventi diritto. Principalmente svolge la funzione di garantire un sostegno economico al coniuge superstite, o ai figli ed altri familiari che risultavano a carico del defunto prima del decesso.

Il beneficiario di questa pensione è in genere il coniuge superstite e i figli minori, o maggiorenni parzialmente o totalmente incapaci del defunto. L’importo della pensione varia a seconda ovviamente dei contributi previdenziali versati, dalla retribuzione e della situazione familiare dei beneficiari. Questi ultimi si chiedono spesso se sia necessario richiederla o se venga erogata automaticamente con il decesso del coniuge/genitore/familiare.

Pensione di reversibilità, va richiesta?

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Va presentata una richiesta formale per richiedere la pensione di reversibilità o viene erogata in automatico? (canva-pensioniora.it)

La morte di una persona lascia sempre un vuoto nelle vite di chi resta, ancor di più se a lasciarci è un genitore o il proprio coniuge. Oltre al dolore per la perdita del proprio caro, chi resta in vita deve fronteggiare tutta una serie di sfide burocratiche: costi per il funerale e sepoltura, testamento, eredità, successioni e rinunce, incontri con la banca e molto altro. Situazioni che non sempre sono facili da gestire, soprattutto se non si ha qualcuno che guidi i familiari in queste complicate procedure.

Una di queste potrebbe proprio essere la pensione di reversibilità, che come abbiamo visto spetta al coniuge, o figli, del defunto. La pensione di reversibilità rappresenta un aiuto importante per permettere alla famiglia del defunto di continuare a ricevere un sostentamento economico. Questa viene erogata in relazione ai contributi versati dal defunto durante la sua vita lavorativi. Contributi che al momento della morte possono essere appunto erogati a coloro che restano.

Ricevere la pensione di reversibilità in Italia spetta, quindi, solo ai legittimi beneficiari, ma come fare affinché l’erogazione avvenga? Innanzitutto è bene specificare che la richiesta della pensione di reversibilità deve essere effettuata tramite apposita domanda. Essa, infatti, non è un beneficio automatico, ma è necessario che avvenga una esatta procedura di richiesta.

Prima di presentare la domanda, come ogni altra richiesta previdenziale, è necessario consultare il sito dell’INPS o rivolgersi ad un patronato. Qui sarà possibile iniziare a raccogliere tutta la documentazione necessaria per compilare la domanda. In genere vengono richiesti documenti di identità, certificati di nascita e morte del defunto e certificato di matrimonio.

Una volta compilata la domanda correttamente ed ottenuti tutti i documenti, sarà possibile rivolgersi direttamente allo sportello dell’INPS, ricorrere ad un intermediario, seguire la procedura online o inviare tutti i documenti e la domanda tramite raccomandata a/r. Una volta inoltrata la richiesta sarà necessario attendere l’elaborazione ed esito da parte dell’Istituto che provvederà a comunicare lo stesso.

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