Novità dal mese di luglio, la pec diventa obbligatoria per tutti i cittadini, vediamo di che cosa si tratta
La necessità di aggiornare le comunicazioni tra Pubblica Amministrazione e cittadini è sempre molto forte. Un ammodernamento che diventa sempre più necessario per rendere tutte le procedure più rapide ed efficienti limitando fraintendimenti e malintesi che causano perdite di tempo e di risorse nei procedimenti. Il traguardo è rendere più semplice l’accesso a informazioni e dati attraverso un utilizzo efficiente della tecnologia informatica, con la consapevolezza tuttavia che la cittadinanza digitale è ancora distante e molti cittadini denunciano ancora grandi difficoltà nell’uso consapevole sui supporti digitali.
D’altra parte la semplificazione, la velocizzazione e la trasparenza sono strettamente connesse alla digitalizzazione delle procedure e delle informazioni, con comunicazioni sempre più rapide e personalizzate. Proprio a questo fine ci sono delle novità pronte a partire nei prossimi giorni. Vediamo nel dettaglio quali sono i cambiamenti che stanno per essere presentati.
Dal 6 luglio giovedì per inviare e ricevere comunicazioni alla e dalla Pubblica Amministrazione bisogna avere un indirizzo di Posta elettronica certificata (Pec) valido. La novità riguarda cartelle esattoriali, rimborsi a cui si ha diritto, detrazioni di natura fiscale, accertamenti, esiti e certificazioni e così via. La Pec permette di avere informazioni e inviare dati in tempo reale, riducendo costi e tempi di procedimenti e lavorazioni, semplificando molti passaggi burocratici.
Ogni cittadino potrà, a partire dal 6 luglio, registrare il proprio indirizzo di Posta elettronica certificata all’Inad (Indice nazionale dei domicili digitali, introdotto dopo la riforma fiscale) per ricevere e inviare raccomandate e documenti dalla Pubblica Amministrazione. La Pec è il sistema di invio di posta elettronica con valore di raccomandata con ricevuta di ritorno. Dal 2012 possedere una Pec è obbligatorio per Pubbliche Amministrazioni, professionisti iscritti all’albo di appartenenza, imprese e nuove società ditte individuali e partite iva iscritte al Registro imprese.
Chi non ha la Pec riceverà le comunicazioni attraverso i canali consueti (raccomandata con ricevuta di ritorno, atto giudiziario, eccetera), che variano secondo il contenuto della comunicazione, ma con costi di gestione aggiuntivi da pagare oltre quelli relativi ai contenuti della comunicazione stessa (per esempio multe e cartelle esattoriali, notifiche dall’Agenzia delle Entrate, dalle amministrazioni locali, dal catasto eccetera).
A partire dal 6 luglio, quindi, il domicilio digitale diventa operativo a tutti gli effetti e chi registra la propria Pec riceverà tutte le comunicazioni ufficiali con valore legale dalla Pubblica Amministrazione sull’indirizzo Pec segnalato. Per confermare il proprio domicilio elettronico è sufficiente inserirlo nel sito domiciliodigitale.gov.it cliccando la sezione “Attiva il tuo domicilio”. Si verifica l’identità personale mediante le credenziali Spid (Sistema pubblico di identità digitale), Cie (Carta identità elettronica), o Cns (Carta nazionale dei servizi).
A questo punto basta inserire l’indirizzo Pec che diviene a tutti gli effetti il domicilio digitale ufficiale. Il domicilio digitale diventerà attivo dopo la registrazione sul sito governativo entro poche ore. Da quel momento la Pubblica amministrazione spedirà a quell’indirizzo tutte le comunicazioni ufficiali. Da sottolineare che ogni cittadino, anche dopo la segnalazione del proprio indirizzo digitale ufficiale, può modificarlo o addirittura cancellarlo senza costi.