Si avvicinano dei grandi cambiamenti per la legislazione riguardante gli autovelox, ecco cosa per accadere
In queste settimane si fa un gran parlare delle modifiche al Codice della Strada con provvedimenti che cambieranno le abitudini e lo stile di guida di tanti automobilisti nel Paese. Gli argomenti e le materie trattate coinvolgono vari aspetti della circolazione delle norme che la regolano dai limiti di velocità nelle autostrade, alle pene per i conducenti colti in stato di ebrezza o sotto effetto di sostanze psicotrope, dall’uso dei monopattini in città e nelle strade extraurbane alla regolamentazione e “accertamento delle violazione con dispositivi automatici“.
Il disegno di legge che modifica il Codice della Strada è stato approvata dal Consiglio dei Ministri il 27 giugno 2023, prestando particolare attenzione agli autovelox. Il disegno di legge deve essere approvato da Camera e Senato che avverrà per l’autunno e l’approvazione potrebbe cambiare molto in materia di misuratori di velocità su strada dei veicoli. Vediamo quali sono le proposte del Ministro Salvini, titolare del dicastero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili.
Autovelox le possibili novità in arrivo
Le novità che potrebbero essere approvate in autunno riguardano le telecamere di sorveglianza delle zone a traffico limitato e gli autovelox. La modifica aggiunge una riga alle legge che regola il Codice della Strada in materia. La legge attuale diche che “per la determinazione dell’osservanza dei limiti di velocità sono considerate fonti di prova le risultanze di apparecchiature debitamente omologate, nonché le registrazioni del cronotachigrafo e i documenti relativi ai percorsi autostradali, come precisato dal regolamento”.
Ma nel disegno di legge è inserita una riga dopo “apparecchiature debitamente omologate” che cambia nettamente le cose. La novità coinvolge gli autovelox fissi con “o, nelle more dell’emanazione di un regolamento specifico, approvate dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti“. L’aggiunta indica la volontà di uniformare tutte le procedure di omologazione e di approvazione degli autovelox sul territorio nazionale.
Il Ministro ha rilevato che spesso nelle amministrazioni locali gli autovelox non sono omologati e hanno manutenzione molto costosa. Quindi per rendere omogenei gli strumenti usati su tutto il territorio nazionale, si deve uniformare le regole di omologazione e di approvazione degli apparecchi di rilevazione della velocità.
Disegno di legge, uniformare le regole
L’obiettivo del Ministro è un procedimento unico e riconosciuto in tutta Italia, da attuare un decreto interministeriale per omologare tutti i dispositivi e gli apparecchi di rilevamento automatico della velocità. Si punta a regole certe e uniformi per tutti i Comuni italiani in tema di installazione e utilizzo degli autovelox, mediante la definizione di norme certe e valide in tutta Italia, con sanzioni e diritto alla difesa uniformi.
Una delle questioni che crea molte polemiche degli automobilisti è proprio quella dell’approvazione e dell’omologazione mancante degli apparecchi di rilevamento automatico della velocità. Attualmente l’approvazione avviene dopo la richiesta della ditta che produce gli apparecchi, presentata all’Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale, con allegate relazioni tecniche.
L’omologazione invece avviene una sola volta prima dell’installazione per cui ci sono solo norme tecniche di riferimento, ma non indicazioni di legge. Ed è proprio su questo versante che vuole intervenire il Ministro per avere norme chiare e uniformi per tutti i Comuni italiani.