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Bonus e Incentivi

Assegno unico luglio: sarà questa la data pagamento

Ecco le date dell’accredito dell’Assegno Unico e universale per il mese di luglio, si avvicina il momento dei versamenti

Assegno unico e universale (Foto Adobe – pensioniora.it)

Tra le prestazioni a favore della famiglia, l’Assegno unico e universale rappresenta probabilmente la più importante. La prestazione è unica poiché riunisce in una sola lavorazione ed erogazione, quasi tutte le precedenti misure per la prole, la natalità e la genitorialità erogate dallo stato, a eccezione del Bonus asilo nido. Universale in quanto spetta ed è riconosciuta a tutte le famiglie con figli a prescindere dalla condizione reddituale e lavorativa, pur variando in relazione all’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee), favorendo i valori meno elevati.

Si tratta quindi di una prestazione centrale nel sistema di garanzie pubbliche per la famiglia con figli. Non casualmente l’attuale governo ha deciso di potenziarla con una serie di maggiorazioni andate ormai a regime per favorire la ripresa della natalità, in un contesto demografico del Paese di riduzione delle nuove nascite.

Accrediti di luglio dell’Assegno unico e universale

Assegno unico e universale (Foto Adobe – pensioniora.it)

Da un paio di mesi l’Inps sta sperimentando una nuova suddivisione dei flussi di pagamento della prestazione, per cercare di rendere più prevedibile e gestibile l’erogazione per i beneficiari. Questo perché in realtà non esiste una data specifica dei pagamenti, dipendendo in linea generale dalla data di presentazione della domanda all’Inps. Tuttavia l’Istituto di previdenza sociale sta tentando di riordinare comunque i pagamenti.

Si può dire che a partire dal 10 luglio fino al giorno 20 sono in programma i versamenti per quanti non hanno subito cambiamenti nella documentazione presentata rispetto al mese precedente. Dal giorno 20 a fine mese, invece, sono previsti in via orientativa i versamenti per chi è in attesa del primo assegno dopo la domanda e per quanti hanno avuto delle modifiche nelle condizioni del nucleo beneficiario e delle variazioni nel valore Isee. Entro il giorno 13 luglio sono anche in programma i pagamenti degli arretrati per il mese di giugno.

Per avere la certezza delle date di pagamento, ricordiamo che occorre controllare il fascicolo previdenziale del cittadino, accessibile sul sito dell’Inps con credenziali personali Spid, Cie e Cns. Mentre per verificare lo stato della domanda, in caso di primo invio, dopo l’accesso al portale Inps con le credenziali personali, si utilizza la funzione “Consulta e gestisci le domande presentate”. Da qui sarà possibile leggere tutte le informazioni riguardo la richiesta inviata.

Altri dettagli sulle procedure dell’AUU

Assegno unico e universale (Foto Adobe – pensioniora.it)

Per controllare lo stato dei pagamenti, come accennato, si accede sul portale Inps con le credenziali personali, il percorso è poi “Prestazioni”, poi “Pagamenti” e poi l’anno di riferimento. Ricordiamo che l’importo della misura è in funzione di alcuni parametri. nello specifico la fascia Isee del nucleo familiare che presenta domanda, il numero dei figli fiscalmente a carico e la presenza di maggiorazioni erogate.

Attualmente le maggiorazioni sull’Assegno unico riconosciute sono diverse, si inizia con quelle per ogni figlio fiscalmente a carico a partire dal secondo, tra 15 e 85 euro a seconda dell’Isee familiare; per i figli minorenni con disabilità le maggiorazioni variano per la gravità (85 euro disabilità media, 95 euro disabilità grave, 105 euro non autosufficienza totale). Per i figli disabili maggiorenni, la maggiorazione è di 80 euro al mese, tra i 18 e 21 anni. Dopo i 21 anni da 15 a 85 euro a seconda dell’Isee familiare.

Altre maggiorazioni ci sono per i genitori ambedue lavoratori (30 euro al mese, con Isee basso); famiglie numerose (4 figli) maggiorazione forfettaria di 150 euro; madri sotto i 21 anni maggiorazione di 20 euro; aumento del 50 per cento della somma per il primo anno di vita del figlio; aumento della somma fino al 50 per cento fino al compimento dei 3 anni per le famiglie numerose (almeno 3 figli).

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano