Anabbaglianti auto: quando andrebbero accesi per legge

Gli anabbaglianti sono dei tipi di luci del veicolo. Quali sono esattamente e che obblighi di legge ci sono

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Fari (Foto da Canva) – pensioniora.it

Quando si è alla guida di un veicolo se ne devono conoscere al meglio le componenti. Saper guidare non significa soltanto riuscire a svicolare tra le auto in coda, o spingere al massimo sull’acceleratore. Quelle sono illusioni di guida. Saper guidare il proprio veicolo vuol dire conoscerne tutte le componenti, saperlo ascoltare, ed anche applicare il Codice della Strada correttamente. In caso contrario si può ricevere una sanzione nel migliore dei casi. Nel peggiore si può essere responsabili di sinistri stradali con danni a cose e persone verso terzi. Una delle regole che è maggiormente importante seguire è quella che riguarda le luci. Ci sono precetti differenti sulle luci abbaglianti, anabbaglianti, luci di posizione, stop etc.

Le luci, alla guida di un veicolo, non servono solo al conducente stesso per vedere meglio la strada, ma anche per indicare la propria presenza agli automobilisti. Insieme ai segnali sonori, quelli visivi sono i più facilmente leggibili dagli altri conducenti. Solo che i segnali sonori, quali il clacson, sono interdetti nei centri urbani, a meno che non si tratti di un’emergenza. Dunque per “comunicare” con gli altri veicoli ci si avvale dei segnali luminosi.

Luci anabbaglianti, abbaglianti e di posizione: quali sono le differenze

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Luci stop (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Per prima cosa è bene sapere di cosa si sta parlando. Le luci di posizione sono quelle che emanano minor luminosità. Difatti il loro scopo non è illuminare la strada, ma rendere visibile il proprio veicolo agli altri. È obbligatorio che siano funzionanti a dovere, sia quelle anteriori che posteriori. In caso contrario è prevista sanzione grave perché si mette a repentaglio l’incolumità propria ed altrui. Dal lato opposto ci sono i fari abbaglianti. Sono quelli che emettono luce maggiore. Non devono essere tenuti accesi continuamente perché rischiano di accecare l’automobilista che viaggia nell’altro senso di marcia.

Possono avere due funzioni: la prima è di illuminare i tratti di strada extraurbana molto bui, e devono essere spenti quando si incrocia un altro veicolo, la seconda è di segnalare qualcosa ad un altro conducente, con accensione e spegnimento intermittente. Al posto del clacson. Le luci anabbaglianti sono quelle maggiormente utilizzate. Sono i fari più importanti. Consentono di illuminare la strada senza accecare gli altri automobilisti. In presenza di anabbaglianti rotti si può ricevere una sanzione. Anche essi hanno la funzione di rilevare la propria presenza su strada.

Cosa dice la legge sui fari auto

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Autostrada (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Gli abbaglianti non sono obbligatori, anzi. Mentre invece in alcune fasce orarie gli anabbaglianti devono essere obbligatoriamente accesi. si parla della fascia oraria che va da mezz’ora dopo il tramonto a mezz’ora prima dell’alba. Nel caso in cui non si rispettino questi termini, si può essere soggetti a multa. Anche nelle condizioni di scarsa visibilità, pur se nelle ore diurne, sono obbligatori. Come quanto c’è forte pioggia o neve, ed anche nebbia, ma con degli speciali fari. Anche quando ci si trova in galleria è obbligatorio accendere i fari anabbaglianti.

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