Agenzia Entrate chiarisce: 730, cosa fare con scontrini farmacia

L’Agenzia delle Entrate fornisce indicazioni sull’utilizzo degli scontrini circa le spese da scaricare nella dichiarazione dei redditi. Come comportarsi

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Modello di dichiarazione dei redditi 730 (Foto Adobe – pensioniora.it)

Per una strana coincidenza, poco prima che inizi un periodo di vacanza o di festività si palesa un’importante contingenza arrivata direttamente dal calendario previdenziale, ma soprattutto fiscale. Da un lato, questi primi giorni di luglio sono caratterizzati da un’importante tornata pensionistica, almeno per quanto riguarda la realizzazione di attesissimi annunci. In particolare, ad essere coinvolti sono i redditi più bassi delle pensioni: in particolare, le pensioni minime possono finalmente beneficiare degli aumenti prodotti dall’aggiornamento ISTAT su base degli indici inflazionistici dei beni al consumo.

Pertanto si segnalano doppi indici di aumento: 1,5% in più per i pensionati fino a 75 anni: più 6,4% per i minimi over 75, con i preannunciati incrementi mensili con ratei attestanti a quasi 600 euro. Gli stessi, in relazione ai ricalcoli INPS, riceveranno integrazioni fino a 655 euro per fattori di anzianità contributiva e di reddito. Infine, vi sono i consueti accrediti della consueta quattordicesima INPS. La prestazione integrativa al rateo di luglio è destinata ai percettori del trattamento pensionistico che abbiano compiuto almeno 64 anni e siano in possesso di un reddito nei limiti inferiori di 10.992,93 euro oppure 14.657,24 euro annui. Nel frattempo, il mese di giugno si è chiuso con una data, quella del 30 giugno, piuttosto importante per i calendari succitati.

Agenzia Entrate chiarisce: 730, quali scontrini vanno consegnati

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Dichiarazione dei redditi (Foto Adobe – pensioniora.it)

Dal 1° luglio, le misure previdenziali come l’Assegno Unico per le famiglie, saranno concesse, al riconoscimento della domanda, senza però concedere gli arretrati fino all’inizio dell’annualità, ossia fino a marzo; l’erogazione sarà effettuata sulla base delle sole competenze mensili, al contrario dei genitori con figli minori o disabili che hanno inoltrato telematicamente la domanda entro il 30 giugno. La stessa data segna la cessazione del vecchio Reddito di Cittadinanza: le domande inoltrate dal 1° di luglio sono collocate nell’ambito dell’ottenimento del Supporto Formazione Lavoro (se lavoratore) o dell’Assegno di Inclusione (per i soggetti non occupabili).

Di fatto, queste e molte altre misure previdenziali, così necessarie in un frangente storico così difficoltoso come quello attuale, hanno subito diversi ritardi nelle modalità di pagamento, producendo annessi disagi ai percettori coinvolti. D’altronde i riconteggi per l’aggiornamento ISTAT degli importi e l’acquisizione delle variazioni ISTAT hanno generato molti conguagli positivi che attendono di essere effettivamente accreditati. La variabile che contribuisce ai ritardi è rappresentata dalla disponibilità del credito delle casse INPS.

Se c’è una principale forma di finanziamento delle casse dello Stato, quella è la dichiarazione dei redditi. Da pochi giorni si è entrati nell’ultimo mese dedicato alla presentazione del modello 730; l’iter si chiuderà infatti il 20 luglio. Dopodiché partiranno immediatamente i pagamenti dell’Agenzia delle Entrate relativi ai rimborsi del credito d’imposta; andranno avanti fino alla fine di novembre, con le somme che approderanno nei cedolini INPS dei pensionati e nelle buste paga dei lavoratori dipendenti. I crediti di imposta possono contenere i conguagli legati alle comunicazioni erronee da parte dei sostituti d’imposta dei titolari della dichiarazione; soprattutto, vengono parzialmente rimborsati i costi soggetti a detrazione; le spese principali da considerare sono: le spese medico-sanitarie; i costi sulle polizze assicurative (casa, salute); costi scolastici e universitari; abbonamenti del trasporto pubblico; iscrizioni ad attività e associazioni sportive; spese per funerali. Dunque, alla dichiarazione occorrerà ancora per qualche giorno allegare gli scontrini e le fatture a giustificazione della spesa. Questo invio è obbligatorio, specialmente se si tratta di rimborsare costi importanti come quelli su dispositivi medico-sanitari e farmaci; soprattutto, per accedere alla detrazione è necessario che i pagamenti siano stati effettuati elettronicamente. Sono esclusi i pagamenti in contanti. La ricevuta di pagamento è indispensabile, purché relativa ad una spesa tracciabile. Con l’attuale scontrino “parlante” (cioè con l’indicazione del codice fiscale del contribuente) i dati finiscono direttamente al cassetto fiscale per il contribuente e a sua volta nel modello 730 precompilato. Con gli ultimi chiarimenti dell’Agenzia, se risultano spese maggiori che nel precompilato, scontrini e fatture delle spese non presenti andranno consegnate al CAF.

 

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