La scadenza per utilizzare le somme ricaricate sulla carta del Reddito di Cittadinanza (RdC), quali sono i termini per giugno
Ultime settimane di erogazione del Reddito di Cittadinanza per molti beneficiari, quella del mese di luglio sarà infatti l’ultima prima dello stop definitivo per gli occupabili al lavoro dai 18 ai 59 anni. Le famiglie invece con soggetti fragili (anziani con almeno 60 anni, minori e disabili a carico) e coloro che sono stati presi in carico dai servizi sociali perché non attivabili al lavoro, godranno della prestazione fino alla fine dell’anno in corso.
Per il primo gruppo prenderà il via a settembre il Supporto per la formazione e il lavoro, mentre a gennaio inizierà l’erogazione dell’Assegno di inclusione per le famiglie che ne avranno diritto. Nel frattempo comunque per chi continua a fruire della misura conviene non perdere di vista le regole e le norme di erogazione e uso del contributo, per evitare di perdere le ultime cifra a disposizione sulla carta.
RdC di giugno, quando si deve usare il contributo
Diciamo immediatamente che i contributi hanno una scadenza che vale sia per quanti ricevono il primo accredito dopo la domanda o dopo il rinnovo con pagamenti a metà mese, sia per i pagamenti regolari a fine mese. Quindi i beneficiari che hanno ricevuto un accredito in giugno devono sapere che la scadenza entro la quale è possibile utilizzare la ricarica è il 31 luglio 2023.
Se non si spendono le cifre presenti nella carta entro la data indicata si rischiano penalizzazione e decurtazione del saldo a disposizione. Infatti secondo la norma stabilita se non si spende la somma ricaricata entro al fine del mese solare successivo a quello di accredito, si va incontro a una decurtazione. Nello specifico se non si spende la ricarica di giugno entro la fine del mese di luglio, la cifra erogata ad agosto subirà una decurtazione.
Alla fine di ogni mese l’Inps verifica il saldo della carta, le somme non spese relative al mese precedente sono sottratte dalla ricarica del mese che segue. Quindi quello che non si spende entro luglio, relativo alla ricarica di giugno, verrà tagliato dalla ricarica di agosto. Si deve ricordare però che l’importo che si sottrae in questi casi non può essere superiore al 20 per cento della somma che il beneficiario percepisce nel mese.
Tagli e decurtazioni dopo la scadenza
La limitazione nel tempo di spesa nelle ricariche presenti nella carta non si applica però alle somme relative ad arretrati. O meglio, le verifiche che per le somme mensile sono effettuate nel mese successivo, nel caso degli arretrati sono effettuate ogni semestre. L’Inps divide l’anno solare in due parti e ogni semestre effettua dei controlli sugli importi delle spese relative a tutto il semestre.
Nella verifica si calcola la differenza tra il saldo presente sulla carta, ad esclusione degli arretrati relativi al semestre, e l’importo di una mensilità del Reddito di Cittadinanza. Se la cifra risulta superiore al contributo mensile massimo ricevuto, la differenza è tagliata integralmente dalla cifra erogata il mese successivo, se insufficiente dal limite massimo di disponibilità della carta. Non ci sono decurtazioni se l’importo da sottrarre è inferiore al 20 per cento del contributo minimo (8 euro).