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Tasse

Imu, chi ha arretrati rischia pignoramento casa?

L’IMU è un’imposta sugli immobili, che se non corrisposta può comportare conseguenze gravi per il contribuente

Casa (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Ogni anno, per ben due volte, si deve pagare l’IMU. Che non riguarda tutti i proprietari di immobili, ma solo alcuni. Difatti, rispetto al passato, la prima casa di abitazione è esente dal pagamento dell’imposta municipale. L’IMU viene gestita dal Comune di residenza, ed anche le quote sono definite in base a regole comunali su direttive nazionali. Per cui ogni anno, chi ha una seconda casa, deve segnare in rosso sul calendario la data del 16 giugno e del 16 dicembre, scadenze oltre le quali, se l’IMU non viene corrisposta, si entra nella condizione di morosità.

Per il 2022 è stata inserita una postilla sull’IMU poi rimossa. Sostanzialmente, per evitare che i contribuenti coniugati attuassero il trucchetto di spostare la residenza di uno dei due coniugi sulla seconda casa, per non pagare l’IMU, i legislatori hanno inserito una postilla per cui se si fa parte di uno stesso nucleo familiare, nonostante le residenze differenti, si deve concordare un unico immobile su cui richiedere l’esenzione. Nel 2023 questa regola è stata abolita, ed i cittadini che avevano già pagato sono stati rimborsati. Si ricorda inoltre che l’esenzione IMU sulla prima casa è possibile per tutti gli immobili a meno che non facciano parte della categoria catastale delle case di lusso. In quel caso l’imposta è dovuta.

Imu e pignoramento, quando è possibile

Pignoramento casa (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

L’IMU è un’imposta che deve essere pagata obbligatoriamente. Dopo un certo ritardo l’ente locale di riferimento inizia ad inviare i solleciti di pagamento. Se non viene fatto nulla, il Comune passa la pratica direttamente all’Agenzia delle entrate sezione riscossione. Ed allora diventa una cartella esattoriale come tante altre. In seguito alla quale, se i debiti non vengono saldati, o se non sono inseriti piani di rateizzazione come il saldo e stralcio o la rottamazione, l’Agenzia sezione riscossione può procedere al recupero forzoso. Che per prima cosa va ad intaccare il conto in banca. Ed a seguire i beni mobili, quali l’auto, e la casa. Gli immobili possono essere pignorati.

Con delle eccezioni. La prima casa è considerata un bene essenziale per il nucleo familiare, che deve essere salvaguardato quanto più possibile. Dunque se esistono alcune condizioni contemporaneamente, il pignoramento della prima casa è interdetto:

  • deve essere la prima casa di famiglia e non si devono avere altri immobili di proprietà;
  • non deve far parte delle categorie catastali di lusso;
  • deve essere presente la residenza della famiglia;
  • l’immobile deve essere accatastato a civile abitazione, dunque deve avere l’abitabilità.

Basta che uno di questi quattro requisiti sia assente e l’Agenzia delle entrate può procedere con il pignoramento della prima casa. Si sottolinea che questo veto sul sequestro della prima casa è valido esclusivamente per il settore pubblico. Nel caso in cui i debiti siano nei confronti di un privato questa deroga non scatta.

Pignoramento prima casa, cosa succede se non paghi l’imposta sugli immobili

Casa (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

In realtà il problema non si pone. Se un contribuente paga l’IMU, allora si suppone che non sia la prima casa, dato che dovrebbe esserne esentata, a meno che non si tratti di casa di lusso. Per le seconde case, in caso di IMU non pagate da parecchio tempo ed avvertimento di recupero forzoso, l’Agenzia delle Entrate non ha alcun ostacolo a procedere con il pignoramento e la vendita dell’immobile.

Pubblicato da
Giulia Borraccino