È possibile l’arrivo di un nuovo bonus per colf e badanti da parte dell’Inps, vediamo di che cosa si tratta
Il lavoro della badante o della colf che collabora con una famiglia per l’assistenza a domicilio di un soggetto anziano non più autosufficiente, o a una persona disabile o fragile è ormai ampiamente diffuso nella società italiana. La curva demografica del Paese non lascia spazio a fraintendimenti la popolazione anziana aumenta sempre più, mentre le fasce giovanili stanno calando in maniera inequivocabile, con conseguenze evidenti nel mondo del lavoro e nel sistema contributivo nazionale.
La badante può lavorare a tempo pieno domiciliando presso la casa della persona che assiste o svolgere la propria attività con un contratto a ore, cambiando paga e contributi in relazione alla categoria di servizio. Infatti il contratto nazionale di lavoro prevede diversi livelli di inquadramento a seconda della mansione svolta. Comunque si parla di una professione di grande responsabilità e delicatezza che richiede attenzione e capacità pratiche e psicologiche.
Il bonus Inps che interessa anche colf e badanti
Ormai è entrata nelle fasi conclusive la lavorazione della Carta solidale come definito dal decreto del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste in accordo con il Ministero dell’economia e delle finanze del 18 aprile del 2023 e dal messaggio dell’Inps numero 1958 del 26 maggio 2023. I beneficiari saranno i cittadini residenti nel territorio nazionale in possesso dei requisiti al momento della pubblicazione del decreto.
Nel dettaglio i requisiti sono: essere iscritti all’anagrafe del comune di residenza, avere un Isee familiare in corso di validità inferiore a 15mila euro all’anno, non godere di altre forme di integrazione al salario, indennità di disoccupazione, sostegno alla povertà e per l’inclusione sociale (quindi esclusi i percettori di Naspi, Cassa integrazione Guadagni, CIG, Dis. Coll., Reddito di Cittadinanza, disoccupazione agricola, e così via).
A non percepire queste forme di aiuto statale devono essere tutti i componenti della famiglia del beneficiario della carta, quindi se uno dei componenti della famiglia riceve questi contributo, tutto il nucleo familiare è escluso dall’assegnazione del bonus. Altro requisito decisivo per l’assegnazione della Carta la composizione della famiglia, in particolare è assegnata priorità alle famiglie composte di almeno 3 persone con almeno un nato dopo il 31 dicembre 2009, successivamente priorità a quelle con almeno 3 componenti di cui uno nato dopo il 31 dicembre 2005, infime i nuclei familiari composti da almeno 3 individui.
Carta solidale cosa acquistare
Quindi a breve le graduatorie, dopo dei rallentamenti per il consolidamento delle graduatorie da parte dei Comuni, saranno disponibili sui siti istituzionali delle amministrazioni locali. la scadenza per l’approvazione delle liste è fissata per il giorno 5 luglio, mercoledì. A quel punto entro il giorno 18 di luglio, le graduatorie dovranno essere definite con il nominativo dell’assegnatario e il codice identificativo, con il quale sarà possibile ritirare la Carta solidale presso gli uffici postali.
Da quella data i Comuni contatteranno gli assegnatari per il ritiro che quindi potrebbe coinvolgere colf e badanti se in possesso di tutti i requisiti. Quindi niente domande da presentare, sarà l’Inps a selezionare i beneficiari in relazione alle informazioni possedute. Con l’ammontare di 382,50 euro una tantum caricati sulla Carta, sarà possibile acquistate beni alimentari di prima necessità presso i punti vendita aderenti ai Piani di contenimento dei prezzi dei prodotti alimentari, indicati dal Ministero dell’agricoltura. La spesa prevista va dalla carne ai prodotti derivati dalla farina, dalle verdure fresche all’olio di oliva o di semi, dal latte agli alimenti per bambini.