Tutti i pensionati che hanno più di 75 anni avranno una bella sorpresa con l’assegno pensionistico di luglio: ecco cosa
Il mese di luglio è ormai agli sgoccioli e a breve quasi 18 milioni di italiani saranno pronti a ritirare l‘assegno pensionistico del secondo mese estivo. Sono due i modi per ricevere la pensione: il primo è quello di recarsi presso gli sportelli di Poste Italiane seguendo il calendario disposto da Poste e da INPS; il secondo è quello di farsi accreditare quanto spetta direttamente su conto corrente bancario o postale.
Per quanto riguarda il mese di luglio, la pensione di molti sarà molto più ricca dal momento che saranno accreditati due aumenti. Alcuni di questi aumenti spettano per la perequazione, ovvero per adeguare gli assegni pensionistici al costo della vita e all’inflazione. Altri aumenti, invece, spettano a chi ha compiuto almeno 75 anni.
Pensioni, aumenti per tutti: i più sostanziosi a chi ha più di 75 anni
Il primo aumento riguarda le pensioni minime e tale aumento si somma alla perequazione all’inflazione che a gennaio ha raggiunto quota 7,3% e termina al 31 dicembre 2023. Un ulteriore aumento sulle pensioni è poi previsto a partire da gennaio 2024 e, sempre dal 2024, sarà anche reintrodotta la Pensione di Cittadinanza. I pensionati che, a quella data, avranno un assegno mensile inferiore a 563,74 euro avranno entrambe le maggiorazioni.
Per quanto riguarda la rivalutazione, questa è divisa in due importi: alcuni trattamenti aumentano dell’1,5% e vale per tutti i pensionati con trattamento minimo e può arrivare fino a un massimo di 572,74 euro. L’altro aumento è del 6,4% e riguarda coloro che hanno una pensione minima e hanno compiuto 75 anni. Per loro il trattamento sale a 599,82 euro. Ricordiamo che la rivalutazione segue uno schema progressivo.
Le buone notizie per i pensionati, però, non finiscono qui. L’assegno pensionistico del mese di luglio sarà più ricco anche per merito della quattordicesima. Le quattordicesime saranno erogate a coloro che hanno compiuto almeno 64 anni e che hanno un reddito inferiore a 1,5 volte il trattamento minimo Inps fino al 2016 o fino a 2 volte il trattamento minimo Inps dal 2017.
Tutti gli aumenti previsti con la pensione di luglio seguono quindi gli aumenti previsti dalla Legge di Bilancio 2023. Nel dettaglio si tratta di incrementi riconosciuti ai titolari di pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo per il periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2024, per contrastare gli effetti negativi dell’inflazione e la perdita del potere d’acquisto.
Tali incrementi non sono uguali per tutti e ad avere maggiori vantaggi sono i pensionati che hanno compiuto almeno 75 anni. Nel 2023, il pensionato che gode di un assegno inferiore o pari al minimo pensionistico (563,74 euro) godrà di un aumento dell’1,5% per i pensionati fino a 75 anni di età e del 6,4% per i pensionati over 75 di età.
Con il pagamento di luglio saranno corrisposti anche gli arretrati spettanti dal 1° gennaio 2023 o dalla decorrenza della pensione, se successiva, e l’importo sarà evidenziato sul cedolino di dettaglio del pagamento con un’apposita voce: il totale dovrebbe aggirarsi sui 200 euro).