Spesso, quando si ha a che fare con il testamento e l’eredità, ci si chiede cosa nel dettaglio faccia parte di questa categoria
Quando parliamo dell’eredità e soprattutto del testamento, entriamo senza dubbio in quello che è un argomento molto delicato oltre che complesso nella vita di tutti noi. Non solo, infatti, ci si trova a dover far improvvisamente fronte all’assenza di una persona cara, ma si deve anche provvedere a tutta una serie di questioni amministrative che non danno tregua e che soprattutto non aspettano tempo: nonostante questo, però, l’apertura del testamento può anche rappresentare un momento piuttosto felice per i fortunati eredi.
È proprio all’interno di questo documento, infatti, che il soggetto che è venuto a mancare ha in precedenza reso note le sue volontà e soprattutto i suoi desideri in merito a quelle che sono le ripartizioni del suo patrimonio (che, lo ricordiamo, può essere sia immobiliare che non). Talvolta possono verificarsi anche casi in cui, invece, non è stato scritto questo specifico documento e dunque si fa fede alla linea di successione e al numero di eredi per quanto riguarda le quote di ripartizione. In particolare, però, oggi abbiamo deciso di soffermarci su un aspetto forse insolito e che lascia spesso adito a dubbi.
Eredi, nel testamento ci sono anche detrazioni fiscali?
Tutti noi, infatti, siamo a conoscenza di quelle che possono essere delle canoniche forme di patrimonio ereditario come ad esempio un immobile di cui si diventa titolari, un azienda, un’attività o ancora somme di denaro. Molti però si chiedono quale sia invece il destino delle detrazioni fiscali a carico di un utente al momento della sua morte. Ebbene, per scoprirlo non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi di PensioniOra: ecco, infatti, tutto quello che vi serve sapere in merito.
Come prima cosa, ricordiamo che quando parliamo delle detrazioni fiscali facciamo riferimento a una sorta di bonus al contrario in cui noi paghiamo determinate somme che, nell’arco di dieci anni circa, ci verranno in parte restituite e secondo una percentuale prestabilite. Ma cosa accade, nello specifico, quando il soggetto interessato di questi pagamenti e dunque che attendeva il ritorno di queste detrazioni viene a mancare prima di questa scadenza? Il recupero delle somme rimane ugualmente attivo e passa in automatico ai suoi eredi o l’accordo viene in automatico meno? La risposta è generalmente positiva in questi casi, o per meglio dire nella maggior parte di questi.
Se infatti le detrazioni fiscali in questione riguardano dei lavori che il soggetto ha effettuato su un immobile allora sí, si può comunque beneficiare della restituzione delle somme anticipate. Purché, però, ci sia una condizione ben specifica, ovvero che venga mantenuta la “detenzione materiale e diretta del bene”. Chiaramente a poterne beneficiare saranno solo coloro che sono stati designati come diretti eredi e che per tanto beneficiano dell’immobile. Diversa, invece, è la questione sè l’erede non beneficia della disponibilità dell’immobile in questione: in questo caso, infatti, si perde la possibilità di presentarlo all’interno della propria dichiarazione dei Redditi e dunque di ottenere la restituzione delle somme.