Quali le possibilità di mentenere l’erogazione del Reddito di Cittadinanza (RdC) fino al mese di dicembre, vediamo cosa indica la norma
Si stanno avvicinando rapidamente le scadenze relative alle ultime erogazioni della prestazione contro la povertà e a favore dell’inclusione sociale, adottata nella primavera del 2019. Con luglio scadrà la deroga per i percettori occupabili, dai 18 ai 59 anni di età, che non fanno parte di nuclei familiari con persona “fragili”, cioè con anziani di almeno 60 anni di età, con minori e con disabili.
Per le famiglie che invece hanno questa composizione anagrafica (almeno un componente fragile) il Reddito di Cittadinanza avrà una durata fino al mese di dicembre. Al posto della prestazione sono previste altre due misure con caratteristiche diverse, soprattutto per quanto concerne il Supporto per la formazione e il lavoro, destinato agli occupabili. Altra prestazione in partenza l’Assegno di inclusione per le famiglie con soggetti fragili, anche nella sua versione per anziani over 67, Pensione di Inclusione.
Quindi per gli occupabili esiste un limite di 7 mesi complessivi per l’erogazione e da luglio l’erogazione è sospesa. Ma esiste una possibilità di continuare a percepire ilReddito di Cittadinanza? In effetti, il decreto Lavoro 2023 che ha delineato nel dettaglio le nuove prestazioni in arrivo è intervenuto sulla norma, modificandone alcuni aspetti. Il limite dei 7 mesi non si applica per i percettori di Reddito di Cittadinanza che prima della scadenze dei 7 mesi, sono stati presi in carico dai servizi sociali, in quanto non attivabili al lavoro.
I questa situazione i servizi sociali devono comunicare all’Inps, entro il 30 giugno 2023, l’avvenuta presa in carico allo scopo di proseguire l’erogazione del Reddito di Cittadinanza fino al 31 dicembre 2023. In altre parole i non attivabili al lavoro che hanno già sottoscritto un Patto per l’inclusione sociale con i servizi sociali hanno diritto all’erogazione fino a fine anno. Ripetiamo occorre che la presa in carico sia già stata effettuata in modo che possa partire la richiesta di proroga del sussidio all’Inps.
Quindi per chi non fa parte di nuclei familiari con persone fragili (disabili, minorenni o ultrasessantenni) quella di luglio sarà l’ultima erogazione prima della sospensione definitiva. Per i soggetti non attivabili al lavoro, seguiti dai servizi sociali, l’erogazione del RdC continua invece fino a dicembre.
Per tutti i percettori quella di dicembre sarà comunque l’ultima ricarica del Reddito di Cittadinanza. L’Assegno di inclusione, al via a gennaio, avrà tratti simili, ma i requisiti patrimoniali saranno più ristretti così come quelli legati alla composizione anagrafica. Ad avere maggiori vantaggi dalla nuova prestazione i nuclei familiari con disabili, ma in genere la scala di equivalenza su cui viene calcolato il contributo è meno generosa, di conseguenza le ricariche saranno più basse.
Il Supporto per la formazione e il lavoro è una sorta di indennità di partecipazione a corsi di aggiornamento lavorativo, di orientamento professionale, a progetti di pubblica utilità e a tutte le forme di politiche attive del lavoro. Ha carattere personale con una durata massima di 12 mesi non rinnovabili e un importo di 350 euro al mese. Il valore Isee familiare per ottenere questa opportunità è di 6mila euro insieme ai requisiti familiari e patrimoniali già fissati anche per l’Assegno di inclusione.