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Tasse

Dichiarazione redditi, scadenza importante al 30 giugno

Tra qualche giorno, il 30 giugno, ci sarà una scadenza molto importante per quanto riguarda la Dichiarazione dei Redditi

dichiarazione dei redditi scadenza Irpef (Foto Adobe-pensioni.it)

Tutti i contribuenti italiani sono tenuti ad effettuare, una volta all’anno, la Dichiarazione dei Redditi. Si tratta di un documento contabile attraverso il quale il contribuente comunica al Fisco le proprie entrate e quindi il proprio reddito ed effettua i versamenti delle imposte relative a partire dalla base imponibile e dalle aliquote fiscali per ciascuna imposta dovuta.

Tra solo qualche giorno, il 30 giugno, c’è una importante scadenza che riguarda proprio la dichiarazione dei redditi. Sarà quello l’ultimo giorno per effettuare i versamenti risultanti dalla dichiarazione dei redditi. Entro la stessa data dovrà essere versata l’imposta sul reddito delle persone fisiche, ovvero l‘IRPEF.

Dichiarazione dei redditi: la scadenza del 30 giugno

dichiarazione dei redditi scadenza Irpef (Foto Adobe-pensioni.it)

Sono tenuti a pagare l’IRPEF le persone fisiche residenti e non in Italia che, nel periodo di imposta del 2022 hanno conseguito redditi da lavoro dipendente e assimilati; redditi di pensione; lavoro autonomo e di impresa; redditi diversi; redditi di fabbricati e terreni. Il pagamento dell’IRPEF tiene conto del reddito complessivo al netto degli oneri e varia a secondo delle varie aliquote.

La Legge di Bilancio 2022 ha decretato che le nuove aliquote dell’IRPEF sono del 23% fino a 15.000; del 25% per i redditi tra i 15.000 e i 28.000; del 35% per i redditi compresi tra i 28.000 e i 50.000 e del 43% per i redditi superiori ai 50.000. Traducendo le percentuali in soldi ecco a quanto ammonta l’IRPEF.

Nel “primo” scaglione: il 23% si applica sull’intero importo di 15.000 € = 3.450,00;
nel “secondo” scaglione: il 25% sul reddito che supera i 15.000 euro fino a 28.000 euro;
nel “terzo” scaglione: il 35% sul reddito che supera i 28.000 euro fino a 50.000 euro;
nel “quarto” scaglione: il 43% sul reddito che supera i 50.000 euro.

Dunque entro la data del 30 giugno dovrà avvenire il saldo dell’IRPEF 2022 e versato il primo acconto IRPEF del 2023. Per quanto riguarda l’acconto questo è il versamento dell’imposta che è calcolata e pagata nella misura del 100% dell’IRPEF dichiarata nell’anno 2022. Bisogna pagare l’acconto se l’imposta dichiarata nell’anno in corso riferita all’anno 2022 è superiore a 51,65 euro e deve essere versata in 2 rate o in unico versamento.

Nel caso in cui l’acconto IRPEF è pari o superiore a 257,52 euro, la prima rata sarà pari al 40% e sarà versata entro il 30 giugno unitamente al saldo dell’anno precedente, mentre la 2° rata pari al restante 60% sarà versata entro il 30 novembre 2023; unico versamento entro il 30 novembre 2023 se l’acconto è inferiore a 257,52 euro.

Anche se il pagamento e il primo acconto IRPEF scadono il 30 giugno, è possibile pagarlo anche il 31 luglio con una maggiorazione dello 0,40%. Inoltre l’IRPEF può anche essere pagato in rate, massimo 6, ma, anche in questo caso, bisognerà pagare degli interessi. Chi paga la prima rata tra il 30 giugno ed il 31 luglio non dovrà pagare alcun interesse mentre chi la paga dopo il 31 luglio pagherà lo 0,33% di interessi.

Chi paga la terza rata il 31 agosto pagherà un interesse dello 0,66%; la quarta rata la si dovrà pagare il 2 ottobre con lo 0,99% di interesse; la quinta rata il 31 ottobre con 1,32% di interessi e la sesta rate il 30 novembre con l’1,65% di interessi. Ricordiamo, infine, che l’IRPEF deve essere pagata tramite il modello unico di pagamento F24 se residenti in Italia. I non residenti in Italia possono pagare le imposte mediante bonifico bancario o tramite i servizi online dell’Agenzia delle Entrate.

Pubblicato da
Ramona Buonocore