Canone Rai, ultimi giorni per non pagarlo: come fare

Ancora pochi giorni prima che si chiudano le finestre per l’esenzione del canone tv da richiedere all’Agenzia delle Entrate. Chi può inoltrare la domanda

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RAI (Foto Adobe – pensioniora.it)

Quando si parla del canone tv nazionale, spesso l’interlocutore storce il naso analogamente a quando di discute sul bollo auto. Certo, bisogna riconoscere che l’abbonamento Rai non è l’imposta preferita degli italiani; almeno non ha raggiunto stima sufficiente tanto quanto l’apparecchio a cui l’imposta si riferisce, ossia il televisore. Da punto di vista – ebbene sì – culturale, la televisione in Italia ha imposto effettivamente un percorso tutt’altro che rinunciatario; anzi, ha dettato e insegnato agli italiani del post “boom” economico, il vocabolario del benessere e successivamente aggiornandolo nei suoi tratti edonistici e consumistici.

In parallelo, l’opera di rapida corsa dei programmi ha portato però un contributo precipuamente culturale all’interno delle mura serali delle case, lasciando una meritoria traccia, sebbene veicolata dalla necessaria semplificazione del medium di massa. Ma “semplificazione” non è necessariamente sinonimo di “banalizzazione”; e la Rai dei primi decenni, quella dell’insegnamento dell’italiano scritto in tv per le fasce meno alfabetizzate della penisola, e degli sceneggiati della grande letteratura europea, è negli archivi a riprova di un esperimento irripetibile.

Canone Rai, pochi giorni ancora per presentare questa domanda

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Canone TV (Foto Adobe – pensioniora.it)

Certo, la Rai, che per alcuni utenti può esser vista come un inutile e costosissimo carrozzone, costituisce dunque, come sopra espresso, un complesso contenitore archivistico di documenti che testimoniano i cambiamenti di una società come quella italiana. Ovviamente, oggi, oltre alle trasformazioni sociali, si palesano concretamente innovazioni tecnologiche senza precedenti; e forse le prime non sono altro che le conseguenze di queste ultime. La televisione ha oggettivamente modificato i costumi di una società, la sua lingua, l’identità di un popolo e di una nazione.

Se si vuole dare un nome e un cognome per così dire, nella rivoluzione tecnologica 2.0 i segnali di un cambiamento di cui è ancora difficile dare contezza dell’impatto, derivano dal digitale terrestre, l’innovativo sistema di ricezione che ha definitivamente mandato in soffitta il vecchio segnale in analogico. Immagini mai viste prima, in termini di nitidezza, ma non c’è solo questo; senza precedenti è anche la lista dei canali: la Rai, come molte altre aziende private, si è dotata di una “flotta” di canali tematici, oltre ai tradizionali tre canali nazionali. Il passaggio tuttora in corso è quello legato al nuovo formato di immagine.

A breve, il vecchio formato Mpeg-2 lascerà definitivamente il posto al nuovo formato ad alta risoluzione Mpeg-4, per una visione di tutti i canali Rai che soltanto in HD. Come ogni aggiornamento tecnogico, anche quelli legati dal digitale terrestre sono continui per calibrare costantemente le frequenze, ma ciò, appunto, comporta il perenne coinvolgimento dell’utente, impegnato nella ripetuta risintonizzazione dei canali; operazione, quest’ultima che è stata già proceduta, lo scorso anno, dall’acquisto (sovvenzionato da bonus statali) di nuovi apparecchi televisivi in grado di supportare il nuovo standard d’immagine. Ebbene, tutto il lavoro tecnico dovrebbe cessare entro il prossimo 30 giugno. Pochi giorni, dunque, per una scadenza che richiama altri aspetti della televisione italiana: quelli fiscali, legati al canone Rai (per tornare all’inizio). Perché il 30 giugno 2023 è il termine ultimo per richiedere l’esenzione dal pagamento che attualmente avviene tramite l’addebito sulla bolletta della luce. Essendo una tassa sulla detenzione dell’apparecchio, l’obbligo del canone dispensa coloro che posseggono un pc privo di sintonizzatore tv e della possibilità di ricevere il segnale digitale terrestre o satellitare, ma utilizzando soltanto la Rete. La domanda di esonero va presentata all’Agenzia delle Entrate, anche se si è: pensionati over 75 con reddito non oltre gli 8mila euro; diplomatici e militari stranieri. L’inoltro entro il 30 giugno permette l’esenzione dal secondo semestre dello stesso anno in poi (già dal 1 luglio e fino al 31 gennaio dell’anno successivo, la domanda presentata esonera dal canone soltanto dall’anno successivo).

 

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