Parliamo oggi del ghiottissimo bonus ristrutturazione e scopriamo se a richiederlo può essere anche l’erede dell’immobile
Come prima cosa facciamo un piccolo passo indietro e cerchiamo di capire a cosa facciamo riferimento quando parliamo, nello specifico, del cosiddetto Bonus Ristrutturazione. Ebbene, come potrete facilmente immaginazione si tratta di un’agevolazione di tipo edilizio che è stata introdotta per la prima volta nell’ottantasei e che ha uno scopo molto ben preciso. Vale a dire quello di andare incontro a tutti quei cittadini che stanno tentando di effettuare dei lavori all’interno della propria abituazione, proprio con l’obiettivo di operare una ristrutturazione: ma cerchiamo di approfondire maggiormente questo discorso e soprattutto di scoprirne di più. Continuate a leggere insieme a noi di PensioniOra.
Innanzitutto, bisogna sapere in che modo si attua e dunque si realizzare questo bonus ristrutturazione, vale a dire sotto forma di detrazione IRPEF che ci permette di ottenere un ritorno di circa il cinquanta per cento sulle spese che noi contribuenti sosteniamo nel corso dell’anno. Ovviamente, facciamo riferimento solo alle spese che sono di riferimento a questi lavori, i quali devono in particolar modo essere considerati degli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, di risanamento conservativo o ancora di ristrutturazione edilizia. Ma non finisce certo qui: cerchiamo di capirne di più.
Oltre alla possibilità di ottenere una detrazione di circa il cinquanta per cento, infatti, con il bonus ristrutturazione si fa incontro anche alla possibilità di poter attuare e dunque eseguire degli interventi con delle mire specifico: ovvero volti a un risparmio energetico, come ad esempio la demolizione e la ricostruzione di immobili a seguito di eventi calamitosi, ma anche l’acquisto di unità immobiliari all’interno di edifici ristrutturati. Ma in che modo questo bonus così importante e ghiotto agli occhi di tutti noi si può conciliare con l’idea di testamento e di erede? Scopriamolo insieme: continuate a leggere insieme a noi per sapere tutto quello che vi serve.
In questo caso è bene sapere che un erede può avere diritto di usufruire del bonus ristrutturazione solo e soltanto se all’interno del testamento e dunque anche per linea in successione viene considerato come titolare diretto dell’immobile in questione. Solo in questo caso, dunque, il soggetto in questione viene considerato proprietario dell’appartamento e dunque può continuare a beneficiare di questo bonus e delle possibili detrazione di cui ancora si può usufruire. In questo caso, infatti, e se viene dimostrata la presenza di rate non ancora fruite, il tutto si svolge in modo automatico.
Vale a dire che, nel momento stesso in cui un soggetto diventa erede di un determinato appartamento soggetto a bonus ristrutturazione, in automatico acquisisce anche la disponibilità materiale e diretta dell’immobile in questione. Attenzione però, questo non vuol dire che si deve necessariamente andare a vivere all’interno di questo appartamento o trasferire lì la propria residenza, le due questioni sono infatti separate e indipendenti l’una dall’altra. Semplicemente, il soggetto in questione deve mantenere attività la possibilità di poter usufruire secondo le proprie scelte di questo appartamento e per tanto non deve cederlo in locazione né, ad esempio, in comodato ad altri soggetti.